Di Maio ha già annunciato che non ci sarà, con tutto il Movimento Cinque Stelle (per una volta) compatto nel prendere le distanze. La sinistra ha puntato il dito, tante associazioni hanno già annunciato di voler scendere in piazza per protestare. Salvini, invece, ha confermato la sua partecipazione all’ormai famigerato Congresso delle Famiglie in scena a Verona dal 29 al 31 marzo. Un evento che ha fatto e che farà discutere parecchio, soprattutto per il profilo dei partecipanti invitati in Italia per l’occasione.
Igor Dodon, presidente moldavo, aveva ribadito dopo la sua elezione: “Non ho mai promesso di essere il presidente degli omosessuali, avrebbero dovuto eleggere il loro presidente”. Yelena Mizulina, presidente della Duma russa, è stata invece firmataria di una proposta di legge per la depenalizzazione della violenza domestica.A Verona ci sarà anche il ministro Lorenzo Fontana, che tanto ha fatto a sua volta discutere per le sue posizioni contro le unioni civili e le sue posizioni anti-abortiste. Già pronte diverse manifestazioni di protesta: le attiviste di “Non una di meno” hanno organizzato una “tre giorni femminista” contro il “raduno di associazioni che hanno fatto della lotta contro i diritti delle donne e delle persone lgbtqi+ la loro ragione di esistenza”. Il 30 marzo è poi in programma la manifestazione “Indietro, march! – la grande marcia per la famiglia ha sbagliato direzione” per “promuovere diritti e libertà di scelta sul proprio corpo, orientamento sessuale e sfera affettiva”.
Tra neofascisti e antiabortisti, il convegno voluto a Verona da Salvini