Un legame profondo tra il sindaco di Verona Federico Sboarina, eletto nel giugno 2017, e l’estrema destra. In una città che si prepara a ospitare un evento, il Congresso delle Famiglie, che ha fatto e farà discutere tantissimo. A lanciare l’allarme sul primo cittadino e sulle sue frequentazioni è l’Espresso, che ha pubblicato degli scatti che lo mostrano abbracciato al consigliere comunale Andrea Bacciga detto “Barzi”, divenuto celebre per il presunto saluto fascista alle femministe di NonUnaDiMeno.
“È lui – scrive l’Espresso – l’uomo scelto da Fortezza Europa, gruppo neonazista, per essere rappresentato a Palazzo Barbieri. Occhiali scuri, polo grigia, viso tirato, nella foto appare anche Stefano Stupilli. Figlio politico dei neo-nazisti Franco Freda e Giovanni Ventura. C’è poi Nicola Martello, uno dei capi di Fortezza Europa, attivo da tempo tra i camerati, e Francesco Barini, presidente di Amt, l’azienda di mobilità e trasporti partecipata dal Comune di Verona, nominato dal sindaco poco dopo il suo insediamento”.
Non sarebbe così un caso, visti i costanti spostamenti della Lega verso la destra estrema del panorama politico italiano, che il Carroccio abbia addirittura concesso l’uso delle strutture comunali in occasioni del Congresso per le Famiglie di fine marzo. Un evento dal quale gli stessi compagni di governo dei Cinque Stelle hanno preso le distanze in maniera drastica, definendolo “un ritorno al Medioevo”.
Un’iniziativa non senza conseguenze per lo stesso partito, visto che Mauro Bonato
si è dimesso da capogruppo della Lega in Comune: “Non
ho nessuna intenzione di tornare nel Medioevo. Se qualcuno vuole fare questi raduni è bene che tolga il patrocinio di Comune, Provincia e Regione”. Non la pensa allo stesso modo Sboarina, che della tre giorni veronese sarà uno dei protagonisti. Insieme agli stati generali del partito. Insieme a Matteo Salvini.
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