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Caso Soumahoro: spunta mezzo milione di euro trasferito all’estero

Nuovi guai in vista per Aboubakar Soumahoro (non indagato, ndr) e per la sua famiglia. La nuova vicenda giudiziaria, che potrebbe avere per protagonista il deputato eletto con la Sinistra e ora passato al Gruppo misto, la racconta il Fatto Quotidiano. Il giornale diretto da Marco Travaglio racconta di una somma in denaro di oltre mezzo milione di euro spostata all’estero dal conto italiano della Karibu, la cooperativa gestita da Marie Terese Mukamitsindo, la suocera di Soumahoro. Conti esteri intestati proprio alla donna e anche a Richard Mutangana, il cognato del parlamentare che gestisce un resort di lusso a Kigali in Rwanda.
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Soumahoro Karibu mezzo milione
Nuovi guai per la famiglia Soumahoro

Mezzo milione di euro trasferito dai parenti di Soumahoro

Il fatto Quotidiano cita un’informativa della Guardia di Finanza di Latina che risale al 23 marzo del 2022. Secondo quanto riportato nel documento, la somma precisa mossa dai Soumahoro sarebbe superiore al mezzo milione ed è di 506.043 euro. Ma i bonifici in totale ammonterebbero a 640mila euro. L’informativa appena citata è allegata agli atti dell’indagine in corso che vede al momento sotto inchiesta quattro persone.

Il ruolo della cooperativa Karibu

Nell’informativa che il Fatto ha potuto consultare, la Guardia di Finanza parla al pubblico ministero di una “sostanziosa disponibilità finanziaria” in favore delle persone indagate che si sarebbero intascati le somme elencate sopra. Intanto però la cooperativa Karibu ha continuato ad accumulare debiti per centinaia di migliaia di euro nei confronti dei suoi dipendenti. Secondo i magistrati, inoltre, per spostare i soldi all’estero gli indagati si sarebbero serviti anche di un’altra società appartenente allo stesso gruppo: la Jumbo Africa.

Sempre secondo l’accusa, la società Jumbo avrebbe emesso centinaia di fatture false riferite a servizi mai effettuati veramente. Servizi come ad esempio corsi di italiano per i migranti, laboratori di cucina o cucito e percorsi di mediazione interculturale. “Tale associazione nell’ultimo periodo è stata utilizzata non tanto per rendere servizi alla Karibu, ma per drenare risorse da destinare all’estero”, scrivono ancora i militari della GdF nella loro informativa. Proprio nei giorni scorsi, invece, i familiari di Aboubakar Soumahoro, Marie Therese Mukamitsindo e Michel Rukundo,  hanno chiesto l’annullamento della misura interdittiva nei loro confronti. La tesi dei loro avvocati è che i due non hanno commesso i reati che vengono loro contestati. È attesa nei prossimi giorni la decisione del Tribunale del Riesame di Roma su questa vicenda.
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