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Addio a chiavi, specchietti retrovisori, portafogli e lavatrici: 7 oggetti oggi indispensabili destinati a sparire

La tecnologia avanza sempre più velocemente e che ci fa lasciare alle spalle oggetti che solo fino a qualche anno fa erano considerati più che innovativi. Guardando poi al futuro, nel giro di pochi anni chiameremo estinti anche dispositivi o utensili che ancora oggi sono parte della nostra vita quotidiana e riteniamo addirittura indispensabili, ma quali sono? Dall’articolo sul giornale Focus, è stata stilata una lista di 7 oggetti d’uso comune che nei prossimi anni saranno estinti o sostituiti da tecnologie più innovative:

IL CARICABATTERIE
Tra i primi oggetti della lista abbiamo un elemento essenziale nelle nostre vite, anche se presto potremo imparare a farne a meno. Con l’avvento caricabatterie wireless in grado di caricare un cellulare a una distanza di 3 metri, i futurologi hanno pronosticato che nell’arco di circa un ventennio, quando questa nuova tecnologia si sarà perfezionata il caricabatterie come lo conosciamo noi non esisterà più. Tra 20 anni, la modalità wirless permetterà ai dispositivi elettronici di stare sempre in carica sfruttando le onde radio (come l’attuale progetto di Energous) e persino la luce infrarossa.


I SUPPORTI FISICI
Il 1982 fu l’anno della svolta fondamentale nel mondo dell’elettronica e soprattutto in quello della musica. Trentasei anni fa nasceva infatti il CD (compact disc) lanciato sul mercato giapponese contemporaneamente da Philips e Sony. Negli anni avvenire spopolò sui mercati di tutto il mondo e sostituì l’ormai superato LP, e proseguì il suo percorso con la realizzazione di altri supporti come il DVD e le chiavette Usb. Oggi però tutti i nostri dati, film, musica e videogiochi sono disponibili online sulla cosiddetta nuvola (cloud), ovvero uno spazio di archiviazione personale accessibile in qualsiasi momento ed in ogni luogo utilizzando semplicemente una qualunque connessione ad Internet. Quindi non dovrebbe essere una sorpresa se nel giro di pochi anni, CD, DVD e Blu-ray saranno per lo più relegati alle cose che acquistiamo semplicemente perché vogliamo una copia fisica, che per ovvi motivi non è possibile con i file digitali.

IL PORTAFOGLI
La prima domanda che potrebbe venire in mente è: “Dove metteremo i soldi e le carte di credito?” La risposta è estremamente semplice, perché prima o poi il caro portafogli non avrà più nulla da dover contenere. Può sembrare assurdo ma sarà così, in quanto il denaro diventerà virtuale. Già oggi attraverso applicazioni come Apple Pay e Samsung Pay che puntano sul pagamento attraverso lo smartphone, si possono effettuare pagamenti virtuali anche nei negozi fisici. Inoltre i telefoni a differenza dei portafogli, possiedono diversi sistemi di protezione e il GPS, quindi ad esempio in caso di smarrimento sarà più facile ritrovarli e impedirne l’uso agli estranei.

LE CHIAVI
L’invenzione delle chiavi per tenere ben custoditi i nostri beni, risale ai tempi dell’antico Egitto. Ovviamente nel corso dei secoli tanta strada è stata fatta, rendendo le chiavi oggetti più piccoli e sicuri. Tra altri 20 anni le chiavi come le conosciamo potrebbero sparire o meglio trasformarsi: principalmente saranno elettroniche e digitali, in gradi di aprire le porte usando il collegamento bluetooth o il Wi-Fi. L’uso del telefono come chiave è già una realtà in alcune catene alberghiere. L’unica problematica che al momento presentano le innovative chiavi elettroniche e intelligenti è che possono essere hackerate.

LA LAVATRICE
La sola idea che questo indispensabile eletrodomestico scompaia dalle nostre vite fa rabbrividire, ma non disperate perché non torneremo a fare il bucato a mano. Semplicemente tra 20 anni, la lavatrice non sarà più necessario lavare indumenti e biancheria. Due distinti gruppi di ricercatori, uno in Cina nel 2012 e un altro in Australia nel 2016, hanno sviluppato un rivestimento di nanoparticelle che quando è esposto al sole reagisce come la candeggina. I ricercatori australiani hanno dimostrato che in 30 minuti di esposizione al sole si può ottenere un buon lavaggio. Attraverso la luce che eccita le nanoparticelle metalliche presenti sulla superficie, questa energia sarebbe in grado di degradare la materia organica presente sui tessuti, sbarazzandosi delle macchie. Gli unici che potrebbero non avere la possibilità di abbracciare questa nuova modalità di lavaggio, sono i paesi (come ad esempio Londra) che di giornate soleggiate ne hanno a disposizione davvero poche.
LE PASSWORD
Tanto sicure quanto tanto odiate. Le password anche se sono l’arma migliore per la nostra sicurezza, sono costantemente dimenticate da chi le adopera e costretto a reimpostarle frequentemente, in quanto ormai in media ne abbiamo minimo tra le 5 e le 10 da dover ricordare. Buone notizie quindi per i più smemorati, perché tra 10 anni potrebbero non essere più necessarie: la tecnologia attualmente in fase di sviluppo già utilizza diversi dati biometrici difficili da copiare, come la scansione dell’iride, il riconoscimento vocale, la scansione delle impronte digitali (che Apple, per esempio, già impiega sull’iPhone), il riconoscimento facciale (già presente su alcuni smartphone Android).
SPECCHI E SPECCHIETTI
Sempre più automobili utilizzano le telecamere, che ormai sono sempre meno costose e offrono una visione più ampia (anche sui punti ciechi) rendendo obsoleti gli specchietti. Senza contare che man mano che arriveranno le automobili che si guidano da sole la quantità di telecamere aumenterà e gli specchi saranno oggetti che non serviranno più. Non solo, ma lo stesso destino lo avranno anche gli specchi nelle nostre case, che inizieranno anch’essi a sparire dalla vita quotidiana venendo sostituiti da monitor ad alta risoluzione, che permetteranno di fare primi piani, ottenere letture biometriche, e guardare noi stessi vestiti anche in abiti diversi.

 

 

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