Il leggendario atleta americano Jim Hines, noto per essere stato il primo uomo a correre i 100 metri in meno di 10 secondi, è morto all’età di 76 anni. Hines ha segnato una pietra miliare nella storia dell’atletica leggera, conquistando il record mondiale il 14 ottobre 1968, durante le Olimpiadi di Città del Messico, con un tempo di 9″9 (9″95 elettronico).
In quella storica gara, Hines superò il giamaicano Lennox Miller e l’altro americano Charles Greene, entrambi con un tempo di 10″0. Quel record fu inviolato per 15 anni, il più longevo nella storia dei 100 metri maschili, fino a quando Calvin Smith lo batté nel 1983 con 9″93.
Nato il 10 settembre 1946 a Dumas, in Arkansas, Hines trascorse la sua giovinezza a Oakland, in California. Pur essendo stato inizialmente attratto dal baseball, la sua straordinaria velocità venne notata dall’allenatore di atletica leggera Jim Coleman, che lo indirizzò verso la corsa.
A soli 17 anni, Hines entrò nella top 20 mondiale nei 100 yard. Sotto la guida di Bobby Morrow, campione olimpico del 1956, ottenne il suo primo podio ai campionati statunitensi nel 1965, piazzandosi secondo nei 200 metri. Nel 1966, vinse il titolo nazionale dei 200 metri e l’anno successivo il suo primo titolo nazionale nei 100 yard.
L’apice della sua carriera atletica si raggiunse alle Olimpiadi di Città del Messico nel 1968, quando oltre al record mondiale nei 100 metri, vinse la medaglia d’oro nella staffetta 4×100.
Dopo il ritiro dall’atletica alla fine del 1968, Hines non abbandonò il mondo dello sport. Entrò infatti nella National Football League (NFL), giocando per i Miami Dolphins e i Kansas City Chiefs.
La scomparsa di Jim Hines lascia un vuoto nel mondo dell’atletica. Il suo leggendario record dei 100 metri sotto i 10 secondi resta un simbolo di forza, velocità e determinazione che continuerà a ispirare le future generazioni di atleti.