Maria Venturi, giornalista, scrittrice, sceneggiatrice e direttrice di settimanali come Novella 2000 è scomparsa nelle scorse ore a Brescia, a 90 anni. Nata a Venezia il 1° agosto 1933, Venturi si era trasferita da bambina in Lombardia, dove aveva poi costruito la sua famiglia e la sua carriera. La sua scomparsa segna la fine di un’era nel mondo editoriale e televisivo italiano, lasciando un vuoto incolmabile tra colleghi, lettori e spettatori che hanno amato il suo lavoro.
La carriera iniziata da giovanissima
Venturi, dopo aver cominciato a pubblicare da giovanissima racconti sul settimanale Novella (rinnovatosi in Novella 2000 nel 1967), diventerà una delle corrispondenti del settimanale, trasformato da Enzo Biagi negli anni successivi, girando l’Italia con Sandro Mayer. Nel 1979, ne assume la direzione, che dura solo due anni, perché nel 1981 Paolo Occhipinti le proporrà il ruolo di direttrice editoriale del settimanale Annabella, che dopo pochi mesi diventa Anna. Lì inizia il suo filo diretto con le lettrici e i lettori del settimanale, una “posta del cuore” che durerà anche dopo il 1986, quando Venturi lascia la direzione, continuando la sua rubrica. Saranno le due avventure editoriali più importanti della sua carriera.
I romanzi: da Storia d’Amore al grande successo
Maria Venturi non si è limitata alla carriera giornalistica; ha anche scritto numerosi romanzi, molti dei quali sono stati trasformati in film e serie televisive di successo. Il suo primo romanzo, “Storia D’Amore“, pubblicato nel 1984 con Rizzoli, ha aperto la strada a una serie di opere letterarie apprezzate dal grande pubblico. Tra queste, “Mia per sempre“, che ha ispirato un film in due puntate su Rai 1, e “Incantesimo“, trasformato in una delle soap-opere più amate della televisione italiana, di cui è stata coautrice per sette stagioni.
La sua abilità di narratrice ha trovato espressione anche in “Butta la luna“, un altro dei suoi romanzi diventato serie tv, e nelle serie “Orgoglio” e “Paura di Amare“, dove ha lavorato come autrice, dimostrando una versatilità e una sensibilità uniche nel catturare l’attenzione e l’affetto del pubblico.
La scomparsa di Maria Venturi lascia un vuoto in coloro che hanno seguito e apprezzato il suo lavoro per decenni.