Rivoluzione nelle tasche e nelle borse degli italiani, grazie al Pnrr e ai suoi obiettivi sulla sostenibilità digitale: con l’arrivo del nuovo anno il portadocumenti diventa infatti digitale al 100%. E su smartphone. Via carta e tessere ma anche a Cie e Spid. Ecco IT Wallet, una sorta di portadocumenti elettronico. “A gennaio-febbraio – ha annunciato Vincenzo Fortunato, che guida il comitato interministeriale per la transizione digitale – sarà pronto e pubblicizzato il wallet. Avrà all’interno la Carta di Identità elettronica ma anche tessera sanitaria digitale, licenza di guida, carta europea della disabilità”.
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IT Wallet, ecco come funzionerà
A confermare, entrando più nei dettagli, la notizia il sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti, in audizione alla Camera. “IT Wallet, il portafoglio digitale che consentirà agli italiani di custodire alcuni documenti, come la patente di guida, sui device elettronici, arriverà il prossimo anno”.
Sul progetto IT Wallet, ha aggiunto, “siamo sostanzialmente in linea con il piano iniziale e contiamo di poter consegnare il wallet ai cittadini nel prossimo anno”. E’ così che l’Italia intende giocare d’anticipo sull’identità digitale rispetto alla tabella di marcia europea, sviluppando questo prototipo nazionale come estensione della già esistente AppIO, piattaforma alla base delle comunicazioni tra cittadini e P.a.
Il sistema, ha sottolineato Butti, “è in fase di elaborazione e prevede due soluzioni”, una pubblica e una privata con i “medesimi standard tecnologici, per garantire l’interoperabilità e per fornire le stesse garanzie ai cittadini”.
IT Wallet, il progetto prevede il coinvolgimento delle amministrazioni
Il wallet pubblico sarà disponibile, dunque, con App IO. “E’ stato già ultimato il prototipo concettuale per valutare, in fase pre-decisionale, le potenzialità di sviluppo, attraverso la cooperazione tra Dipartimento per la Trasformazione digitale, PagoPa e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato”. Nel progetto, ha ricordato Butti, “sono anche coinvolte le amministrazioni che stanno fornendo i dati per le prime attestazioni elettroniche che saranno disponibili nel wallet, cioè la patente di guida, la tessera sanitaria e la carta europea della disabilità”.
Il miglioramento dei servizi, nel 2024, passerà dunque attraverso la digitalizzazione delle procedure in cooperazione con tutte le realtà – dalle imprese ai cittadini, dai consulenti del lavoro ai patronati – che forniscono e ottengono dati dalle piattaforme dell’Inps. A sua volta l’Inps promette per il futuro anche l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per intercettare le esigenze e fornire risposte ad hoc alle esigenze di cittadini e imprese. Il tutto concentrato su un unico obiettivo: semplificare e razionalizzare le attività quotidiane.
Il target per IT Wallet è fissato a 42,5 milioni di italiani entro il 2025. Scettico, però, sui tempi di raggiungimento dell’obiettivo il Politecnico di Milano che ha pubblicato delle stime: i due principali sistemi in vigore in Italia, Spid (Sistema pubblico di identità digitale) e Cie (Carta d’identità elettronica), sono stati attivati rispettivamente da 36,4 (pari al 73% della popolazione maggiorenne) e 39,3 milioni di cittadini, ma il tasso di crescita, sia di utilizzo che di rilasci, dal 2022 al 2023 è cresciuto a un ritmo piuttosto lento