Arriverà davvero il giorno in cui diremo addio alle auto guidate dall’uomo? Uno scenario suggestivo e che però è già realtà, almeno nella Silicon Valley. Tre giornalisti del New York Times hanno infatti sperimentato il prototipo di Waymo, la prima auto a guida autonoma progettata da Alphabet, società madre di Google. Dal 21 agosto, d’altronde, la società permette già ai clienti di pagare per le corse nelle sue Jaguar senza conducente a San Francisco. Cominciamo col dire che i tre giornalisti tecnologici inviati dal New York Times per testare il servizio, Tripp Mickle, Mike Isaac e Yiwen Lu, sono ancora vivi. Tra i cronisti che hanno provato il servizio, Tripp Mickle ha raccontato: “Quando l’auto si è avvicinata a un autocarro con cassone ribaltabile che stava bloccando il traffico, mi sono chiesto se si sarebbe schiantata contro il camion o se si sarebbe fermata”. Il modello però si sarebbe invece mosso con millimetrica precisione. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il secondo a salire sull’auto è stato Mike Isaac, autore di “Super Pumped: The Battle for Uber”, che si è detto “favorevolmente colpito allorché l’auto ha riconosciuto due camion parcheggiati male, talmente male che bloccavano un lato di Broderick Street. A quel punto il prototipo si è spostato nell’altra corsia: “È quello che avrei fatto io, Una sola pecca, ancora nel secondo racconto, è che ci sono voluti circa tre minuti per trovare uno spazio per accostare”. (Continua a leggere dopo la foto)
Infine, la terza giornalista-sperimentatrice era Yiwen Lu, che ha spiegato come l’auto abbia cambiato percorso per evitare rallentamenti e incidenti con precisione. Non sono mancati, però, casi di operatori sanitari che hanno denunciato auto senza conducente che hanno interferito con altri veicoli.
Una tecnologia che continua a far discutere e che, però, potrebbe presto arrivare anche in altri Paesi del mondo, visti gli obiettivi di espansione già fissati dall’azienda.
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