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Addio ai verbali delle multe: arriva la cartella esattoriale. Occhio: cosa cambia

Il “caro” vecchio verbale della multa? Sarà solo un lontano ricordo. È un bene? Proprio no. Una sentenza della Corte di Cassazione rischia di rivoluzionare il sistema delle multe in Italia. E a pagare il conto potrebbero essere i cittadini che non si vedranno più recapitare il verbale a casa, ma in cassetta della posta si troveranno direttamente la cartella esattoriale. E se vorranno contestare la contravvenzione per vizi, dovranno impugnare la cartella stessa senza però aver preso visione del verbale.

Secondo quanto riporta laleggepertutti.it, infatti, la Corte di Cassazione ha sentenziato che nel caso in cui una contravvenzione non venga notificata, questa “mancanza” può essere sanata dall’invio della cartella esattoriale. Fino ad oggi, invece, quando ad un cittadino viene contestata una infrazione del codice della strada, questo riceve a casa una comunicazione (il verbale) con la richiesta di pagamento.

Solo in un secondo momento, nel caso di mancato versamento del dovuto, l’amministrazione può iscrivere l’importo a ruolo e chiedere all’esattore di riscuotere la somma. A quel punto arriva la cartella esattoriale e via dicendo i pignoramenti e tutto il resto. La procedura è rigorosa e categorica: se l’amministrazione sbaglia un passaggio, tutto l’iter diventa invalido.

Dunque, per ipotesi, se la multa non viene notificata al cittadino regolarmente, in teoria la cartella esattoriale che ne consegue (non avendo saputo della contravvenzione, il povero contribuente non ha pagato) è invalida. Sempre, ovviamente, che il sanzionato faccia ricorso dimostrando la mancata notifica dell’avviso di pagamento. Questo sistema vale per ogni sanzione o tributo dovuto alla pubblica amministrazione. Tranne, da oggi, che per le multe stradali.

Secondo le Sezioni Unite della Cassazione, infatti, se riceve la cartella esattoriale a casa (senza aver mai ricevuto a casa il verbale) non può limitarsi a contestare la cartella facendo notare l’omessa notifica della contravvenzione. Dovrà infatti indicare anche i vizi della multa che la renderebbero nulla o contestabile. Una domanda: come fa a farlo, se non ha mai ricevuto il verbale? Mistero.

La conseguenza di questa decisione della Corte appare evidente: “Se il cittadino si limita solo a impugnare la cartella deducendo l’omessa notifica del verbale il ricorso viene rigettato”, scrive laleggepertutti.it. E se l’automobilista non porta prove dei vizi della multa, allora “l’omessa notifica della contravvenzione viene automaticamente sanata”. Ancora più attenti, dunque, a prendere multe!

 

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