La Lega di Matteo Salvini ha stravinto le elezioni europee in Italia con il 34,4 per cento, circa il doppio del Movimento 5 Stelle, suo alleato di governo. Nel resto dell’Unione Europea i partiti sovranisti e populisti sono avanzati meno del previsto, questo vuol dire che nelle dinamiche di alleanze e contromosse, l’Italia rischia di ritrovarsi isolata in Europa da questo momento in poi. Infatti, una grande coalizione europeista a quattro permetterebbe di avere oltre il 66% dei seggi. E l’Italia ovviamente non sarà in quel blocco.
Gli euroscettici, gli eurofobi, i nazionalisti e i populisti di estrema destra tutti insieme arrivano al 23%. Per almeno altri cinque anni saranno minoranza. I blocchi tradizionali di centrodestra e centrosinistra hanno perso voti a vantaggio dei liberali e dei Verdi.
Il dato ci dice dunque che l’Italia, anche in questo, è andata controcorrente, e le conseguenze saranno tutta da vedere. Il momento che il Paese stra attraversando è già molto difficile, e avere l’Europa contro potrebbe far aumentare la crisi e avviare processi assai pericolosi. La temuta ondata sovranista e nazionalista non c’è stata. Matteo Salvini in Italia, Marine Le Pen in Francia e Nigel Farage nel Regno Unito sono delle eccezioni.
Nel resto del continente i partiti anti-Ue di estrema destra e estrema sinistra sono in regressione, mentre guadagnano terreno i partiti dell’Alleanza dei Liberali e Democratici per l’Europa e i Verdi. Secondo le proiezioni ufficiali, il Partito Popolare Europeo dovrebbe rimanere il primo gruppo all’Europarlamento con 178 seggi su 751, in netto calo rispetto a 216 del Parlamento uscente.
I Socialisti & Democratici limitano i danni con 152 deputati contro 185. A guadagnare terreno sono l’Alleanza dei Liberali e Democratici per l’Europa, che dovrebbe passare da 69 a 108 seggi, e i Verdi che dovrebbero passare da 52 a 67 deputati. I tre gruppi più o meno sovranisti non sfondano, fermandosi complessivamente a poco più del 20%. I Conservatori e riformisti europei – dove siede Fratelli d’Italia – scendono da 77 a 61 seggi. L’Europa della libertà e delle nazioni di Salvini e Le Pen si ferma a 55 deputati, con un incremento rispetto ai 36 attuali.
L’Europa delle libertà e della democrazia diretta che era stato formato da Beppe Grillo e da Nigel Farage passa da 44 a 53 seggi, ma è destinato a disfarsi: il Brexit Party dovrebbe trasferirsi con la coppia Salvini-Le Pen (anche se solo fino alla data d’uscita del 31 ottobre), mentre il M5s rischia di finire nei paria dei “non iscritti” dopo che i suoi alleati negli altri paesi europei non hanno praticamente conquistato alcun seggio.
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