Cosa non si fa per un castello!
Chi non ha sognato almeno un volta nella vita di abitare in un antico maniero e diventare re? Il sogno è a portata di mano e non si tratta di uno scherzo: bastano 50 euro.
Un’associazione della Dordogna, in Francia, ha trasformato il desiderio di molti in realtà. Ha attivato una campagna di crowdfunding per comprare collettivamente lo Chateau di Saint Vincent le Paluel. Il costo? 50 euro ad azione!
Il castello in questione stava per essere demolito poiché il proprietario inglese era sommerso dai debiti e non riusciva più a pagarne il mantenimento.
Così è stato messo all’asta per 250mila euro, un prezzo più che ragionevole per una dimora da re che propone otto camere da letto, una piscina e un mulino a vento.
Così è nato il crowfunding per salvarlo dalla demolizione, o più probabilmente, dalla trasformazione in una struttura ricettiva. I soldi ricavati serviranno infatti per aggiudicarsi la proprietà e portare il maniero agli antichi fasti, favorendo la sua rinascita architettura.
“Questo è un monumento che deve avere un destino collettivo. E l’attuale situazione finanziaria lo mette in pericolo. Crediamo nel potere collettivo e vogliamo che voi, futuri proprietari, decidiate collettivamente e in modo democratico il futuro del castello. Residenza degli artisti? Un sito culturale innovativo e popolare? Vogliamo che il castello diventi un simbolo di espressione collettiva e creativa, ovviamente diretta a preservare e diffondere il patrimonio e la cultura”. Queste le parole ufficiali dell’associazione.
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Adotta un castello si propone di raggiungere il doppio della cifra stanziata di partenza dell’asta, per creare una sorta di entusiasmo dove tutti coloro che hanno versato una quota saranno coinvolti. Le decisioni da prendere, le spese da effettuare, le opere da stabilire: a soli 50 euro il posto nel consiglio è assicurato.
I 500 mila euro valgono in effetti 10 mila azioni. Tutti re del castello. L’associazione, però ci tiene a garantire che: «se non venisse raggiunta la cifra o non aggiudicata la proprietà, restituiremo tutti i soldi».