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Aerei a guida autonoma, sempre più vicini alla realtà attraverso l’intelligenza artificiale

Uno degli aspetti su cui la tecnologia sta facendo passi da gigante in questi ultimi tempi è sicuramente quello legato alla guida autonoma. Dopo il successo delle auto senza conducente, che tra non molto saranno lanciate in commerci in Europa, la prossima sfida di questo settore sembra riguardare un sistema di trasporto “tecnologicamente” complesso: gli aerei. I colossi aerospaziali sono al lavoro per lo sviluppo della prossima generazione di velivoli, con l’obiettivo di realizzare mezzi di trasporto che siano sempre più autonomi e che facilitino i compiti dei piloti, rendendo sempre meno indispensabile la loro presenza. Dopo l’affermazione dell’utilizzo del pilota automatico sugli aerei, ora le aziende produttrici mirano all’Intelligenza artificiale, e in particolare al suo impiego nella guida. Lo scopo è proprio quello di limitare e coadiuvare le mansioni svolte dai piloti, destinando i compiti ripetitivi all’Ia.


Liberare i piloti dai compiti banali
“Quello a cui stiamo guardando è l’intelligenza artificiale, per liberare i piloti dai compiti più banali e ripetitivi”, ha dichiarato il Chief Technology Officer di Airbus, Grazia Vittadini, secondo quanto riporta Bloomberg. Attualmente gli aerei richiedono la presenza di due piloti, ma in futuro le aziende del settore mirano a realizzare voli senza conducente. Per raggiungere questo obiettivo, il primo passo consiste nel limitare i compiti degli esperti, portando a termine voli con un solo pilota a bordo. Per farlo è necessario integrare l’operato del personale esperto con l’aiuto dell’Intelligenza artificiale. Un altro vantaggio che comporterebbe la guida autonoma, è la sensibile riduzione dei costi insieme alla più facile gestione del personale diminuendo il numero di piloti qualificati a ogni singola società.

Intanto si pensa al trasporto di merci
Nonostante i molteplici benefici della guida autonoma, le compagnie aeree sono riluttanti persino a discutere dell’argomento: ciò che temono è la reazione dei passeggeri che potrebbero non accogliere positivamente i loro progetti futuri e intenzioni. Secondo una recente ricerca effettuata da UBS, su un campione di 8000 persone intervistate, il 54% ha affermato che non salirebbe mai e poi mai su un aereo a guida autonoma (nemmeno se i voli dovessero costare sensibilmente meno rispetto ad ora), seppure in questi ultimi anni si sono verificati incidenti devastanti molti dei quali da attribuire al pilota. A tal proposito, le aziende produttrici mirano a rivoluzionare principalmente il settore del trasporto aereo di merci, puntando all’impiego, in futuro, di aerei con un solo pilota e successivamente a velivoli completamente autonomi.

 

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