Tre ragazzi, un’idea geniale e un fatturato da un milione di euro a settimana. Sapete a chi si riferiscono queste tre caratteristiche? Alla Startup Uniplaces, leader nel mercato degli affitti per studenti, creata dall’argentino Mariano Kostelec, dal portoghese Miguel Amaro e dal britannico Ben Grech.
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Esigenze per chi studia fuori sede
Chi ha studiato o lavorato lontano da casa, destreggiandosi tra mille inconvenienti, o anche semplicemente per seguire un corso professionale della durata di qualche mese, sa quanto è difficile trovare un alloggio decoroso, ad un prezzo modico.
Spesso i siti di annunci per case studenti o “stanze” in coabitazione risultavano confusionari, con contratti non in regola, e sponsorizzati attraverso fotografie che mostravano in maniera insufficiente sia la camera sia le caratteristiche della casa.
Storia di un’idea brillante
I tre ragazzi si sono incontrati mentre frequentavano l’Università di Nottingham, e le loro storcessi sono incrociata per intraprendere una strada comune. Spinti dalla necessità di trovare alloggio lontano dal luogo nativo, e scoraggiati da un’offerta tanto disordinata quanto mediocre, hanno pensato bene di avviare qualcosa di completamente diverso, che andasse incontro alle esigenze dei ragazzi fuori sede. Cosa potevano dunque fare gli studenti per se stessi?
Tutti e tre provenivano da esperienze diverse, chi in informatica chi in finanza, che però hanno saputo sfruttare su un terreno comune. La svolta è stata quella di creare un portale laddove c’era una lacuna. In primo luogo hanno inserito annunci di studenti che sono interessati ad affittare camere temporanee facendo pubblicità su altri portali. Il modello si rivela sbagliato ma i tre non demordono e decine di investire. L’idea vincente? Quella di creare una piattaforma web dove si cerca e si prenota direttamente da lì’, in modo veloce, sicuro e immediato. Così è nata Uniplaces, luogo di incontro tra proprietari e clienti.
“La cosa più difficile era convincere i proprietari che non conoscevano la piattaforma a collaborare con noi. Per farlo abbiamo facilitato il processo con l’online: con noi non dovevano più preoccuparsi di fissare un appuntamento con studenti con i quali spesso hanno difficoltà a comunicare in inglese”.
Ecco dunque l’idea trasformata in realtà. E dopo cospicui finanziamenti da parte di Shilling Capital Partners, Octopus Investement e Chesterman chi ha creduto in loro ha offerto anche la possibilità di spiccare il volo e fare di Uniplaces la startup degli studenti in cerca di casa.
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I numeri del successo
“Siamo un team giovane, di studenti che conoscono bene le esigenze del target di riferimento. C’è grande stima nel gruppo che proviamo continuamente a stimolare con nuove sfide: è il modo migliore per tirare fuori il meglio. Soprattutto negli ostacoli che in fondo vanno considerati solo come stimoli a fare di più “. Questo lo scopo dell’azienda e la giovane età rappresenta senza dubbio un valore aggiunto da cui trarre vantaggio per il futuro.
Come funziona il servizio? Uniplaces trattiene delle percentuali da entrambi le parti, ovvero il 7% dal proprietario sul totale della prenotazione effettuata e il 15% del primo mese di affitto dallo studente. In questo modo stipulare il contratto avviene senza grossi problemi, con trasparenza e garanzia: “Lo studente consulta le schede relative a ogni spazio che viene presentato con foto professionali e mappe interattive. Il fotografo è inviato dal portale. Abbiamo introdotto anche un fondo di garanzia che copre i costi dell’affitto nel caso in cui un inquilino decida di lasciare l’alloggio prima dello scadere dei termini contrattuali”.
I numeri? Quasi da record! La percentuale delle prenotazioni è cresciuta del 210% solo nell’ultimo anno, con una piazza che interessa tutta l’Europa!
Chi giuda la classifica italiana? La nostra Milano internazionale con circa 3 milioni di euro solo per i mesi estivi.