L’Italia è uno dei Paesi europei in cui l’agricoltura è ancora uno dei settori trainanti. Stando ad il report Eurostat del 2015, infatti, il Belpaese è la terza potenza agricola dell’Unione Europea dopo Francia e Germania. Le possibilità per eccellere in questo campo ci sono quindi tutte, soprattutto tenendo conto che l’Italia risulta primeggiare in determinati ambiti quali, per esempio, quello della coltivazione degli agrumi. Uno dei nei più grossi dell’Italia è la “frammentazione”: ogni azienda agricola, infatti, possiede in media 12 ettari di terreno, circa un quinto di quelle di Francia e Germania. Le nuove tecnologie, però, possono dare una forte mano nello sviluppo di un’agricoltura 4.0, sostenibile ma soprattutto in cui la tecnologia rappresenta un alleato fondamentale. Lo sanno bene gli startupper siciliani di SmartIsland, giovane impresa innovativa che ha ideato un sistema di intelligenza artificiale dedicato all’agricoltura di precisione per prevenire malattie e virus delle piante e monitorarne lo stato di salute.
Leggi anche: Sfera: la serra agricola 4.0 avvia un’isola di pura innovazione nella Maremma toscana
SmartIsland: l’agricoltura diventa 4.0
SmartIsland è una startup innovativa di Niscemi impegnata nel settore dell’AgriTech. Il primo progetto ideato dalla neoimpresa digitale è Smart Farm, un sistema informatico per l’agricoltura di precisione capace di prevenire malattie, stress idrici, virus e attacchi di parassiti delle piante. SmartFarm lavora controllando, migliorando e automatizzando la gestione dell’intero ciclo produttivo con pianificazioni e dosaggi corretti di irrigazione e concimazione. Grazie a un robot di intelligenza artificiale, Smart Farm è in grado di analizzare il suolo e in particolare i microelementi come azoto, fosforo e potassio, diventando un innovativo strumento di osservazione per il controllo delle acque e dei terreni, aiutando le aziende agricole a ridurre i tempi di lavoro e compensando gli investimenti con una significativa ottimizzazione delle risorse (manodopera, macchine, energia e concimi). Le tecnologie IoT (Internet delle Cose) di vision farming, sviluppate da SmartIsland, sono sistemi con software e sensori hardware (che rilevano informazioni sia dal campo che durante la fase di produzione) per la prevenzione, il monitoraggio dello stato di salute e l’analisi del fabbisogno delle coltivazioni come agrumi, ortaggi, ulivi e vigne. Il sistema ideato da SmartIsland lavora in piena sinergia con agricoltori e gestori, inviando alert su PC, smartphone e tablet.
L’Internet Of Things per la lavorazione della terra
L’idea degli startupper siciliani non è passata inosservata. SmartIsland, infatti, a dicembre 2017 è entrata a far parte di Digital Magics Palermo, sede siciliana di Digital Magics, business incubator quotato su AIM Italia di Borsa Italiana (simbolo: DM), in collaborazione con la società partner Factory Accademia. Digital Magics Palermo ha acquisito il 10% (Digital Magics 5%, Factory Accademia 5%) del capitale sociale di SmartIsland e sta affiancando con i servizi di incubazione la startup AgriTech nello sviluppo strategico e commerciale.
E’ stato proprio in quell’occasione che Maria Luisa Cinquerrui, Fondatore e CEO di SmartIsland, ha parlato dell’ambizioso ed innovativo progetto dell’azienda: “Il settore dell’AgriFood è sempre più ampio e dinamico: si stima che in tutto il mondo siano 2,5 miliardi le persone che lavorano nell’agricoltura e 570 milioni le aziende agricole, di cui 513 milioni a conduzione familiare. Con Smart Farm, che lanceremo sul mercato nei primi mesi del 2018, vogliamo applicare le tecnologie dell’Internet of Things alla coltivazione della terra, perché siamo convinti di poter migliorare realmente alcuni aspetti della vita dell’uomo come la salute e il lavoro”.
Alessandro Arnetta, Fondatore e CEO di Factory Accademia e Partner di Digital Magics Palermo, ha commentato invece lo sviluppo del settore dell’AgriTech ma anche la partecipazione nella startup siciliana dicendo “SmartIsland è la terza partecipata del nostro incubatore in Sicilia, dopo Morpheos e SpidWit, e rappresenta l’esempio perfetto di come l’innovazione possa creare Industria 4.0 e Impresa 4.0 anche in un mercato così tradizionale come quello dell’agricoltura. La mission, la tecnologia avanzata e le competenze eterogenee ed estremamente complete del team ci hanno letteralmente conquistati. Siamo convinti che questa startup abbia tutte le carte in regola, a partire dal modello di business originale e scalabile, per conquistare nei prossimi anni anche i mercati internazionali”.
Leggi anche: Sfera: un progetto da record per la Maremma Toscana