Puntata esplosiva l’ultima di Belve, andata in onda su Rai 2 martedì 7 marzo. Il programma condotto dalla giornalista Francesca Fagnani si è già fatto notare per le confessioni bomba rilasciate dai suoi ospiti. In questa occasione ci pensa prima la top model Bianca Balti a rivelare di essere stata violentata durante un rave quando aveva 18 anni. Poi arriva il turno del cantautore Al Bano aprirsi con la Fagnani per spiegare che, in fondo, il presidente russo Vladimir Putin non ha tutti i torti nella guerra in Ucraina. Al Bano si sofferma anche sulla figlia scomparsa Ylenia, ammettendo di essere “diventato un anticristo” in quei momenti.
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Al Bano a Belve: “Putin ha ragione”
“Putin in qualche modo una parte di ragione ce l’ha, ma ha anche la parte del torto. – dichiara Al Bano a Belve senza troppi peli sulla lingua – L’Ucraina è sempre stata sotto la giurisdizione russa, la Nato se ne è appropriata. – accusa il cantautore pugliese – Questa guerra è terribile, squallida. Io non approvo quello che Putin ha fatto, chi lo approverebbe? Invadere come ha fatto quel Paese a me ha dato fastidio, e non solo a me”, critica però anche il presidente russo.
Francesca Fagnani lo incalza domandandogli se anche oggi sarebbe disposto a suonare per Putin. “Io suono e canterò sempre per il popolo russo. Putin è un russo e io ho cantato anche per lui. Replica Al Bano restando però sul vago – Io mi auguro che succeda un miracolo, che questa guerra finisca. Farei il concerto della pace, magari nella piazza rossa e nella piazza di Kiev”. La conduttrice di Belve però non ci sta. E allora il suo ospite ribadisce: “Vediamo come finirà questa drammatica guerra e se ci saranno i presupposti”.
Chiuso il capitolo Putin, Al Bano risponde ad alcune domande su Ylenia, la figlia scomparsa misteriosamente tanti anni fa. “È stato l’unico momento dove sono diventato un anticristo, un anti dio. – confessa quasi commosso – Mi sono sentito violentato da quella forza superiore che è dio. Erano notti in cui per dormire prendevo il lexotan. Erano quelle notti che non finivano mai neanche durante la giornata. Quel dolore che si fa sentire anche adesso. Ma io sono cristiano e mi sono detto ‘se lui l’ha perso e tutto continua, chi sei tu per ribellarti a questa realtà?’”, conclude così la sua intervista a Belve.
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