Albano Carrisi, il noto cantante autore di tantissime hit che hanno segnato la storia della musica italiana, è finito in una lista decisamente particolare, nera per non dire nerissima. Quella degli individui che minacciano la sicurezza nazionale dell’Ucraina. No, non è uno scherzo. A inserircelo è stato il ministro della Cultura ucraino in persona. Come scrive Repubblica, l’elenco è infatti compilato e aggiornato dal ministero di competenza, dai servizi di sicurezza ucraini e del Consiglio della Tv e Radio nazionali.
All’interno della famigerata black list ci sono ora 147 persone, come specifica l’agenzia Interfax. Il motivo della presenza del cantante? Semplice e bizzarra allo stesso tempo. Al Bano e Romina Power negli anni Ottanta e Novanta erano stati molto famosi anche in Unione Sovietica, dove le loro canzoni si erano trasformate in dei veri e proprio tormentoni. Il cantante pugliese non ha mai nascosto la sua ammirazione per il presidente russo, Vladimir Putin.
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“L’ho incontrato tre volte – ha raccontato in una recente intervista – Nel 1986, durante una tournée in Russia, feci 18 concerti a Leningrado e altri 18 a Mosca. In uno di questi era presente anche lui, allora capo del Kgb. Il giorno dopo venne in albergo per complimentarsi. Poi nel 2004 ho cantato al Cremlino per festeggiare il Capodanno”.
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“Allo stesso tavolo – ricorda ancora Al Bano – c’erano Putin e la sua famiglia e Boris Eltsin e famiglia. Nel novembre scorso, invece, alla festa del centenario del Kgb, tanti cantanti, e anch’io, abbiamo intonato ognuno due canzoni”. Una vicinanza, quella tra l’artista e il presidente russo, che a quanto pare non piace affatto all’Ucraina.
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