Il caso Voghera continua a scuotere la Lega. La cittadina in provincia di Pavia, già famosa tra le altre cose per le sue ‘casalinghe’, è tornata recentemente alla ribalta delle cronache. A fare notizia è stato il caso di Massimo Adriatici. L’ormai ex assessore alla Sicurezza del Comune lombardo che, il 21 luglio scorso, ha ucciso a colpi di pistola un immigrato di origine marocchina che, secondo la sua versione, lo avrebbe aggredito in strada. Ora, però, a far discutere ci sono le dichiarazioni di altri politici leghisti di Voghera contro gli immigrati.
Il primo a finire nella bufera mediatica è il successore di Adriatici alla Sicurezza. Giancarlo Gabba, questo il suo nome, il 26 giugno scorso, un mese prima dello sparo di Adriatici, ricopriva il ruolo di assessore all’Urbanistica. “Finché non si comincerà a sparare sarà sempre peggio”, aveva scritto in una chat Gabba riferendosi agli immigrati presenti in città.
Nella stessa chat era presente anche l’assessore all’Istruzione Simona Virgilio. L’osservazione della donna sul fatto che “davanti all’Africa market c’è un mega assembramento con tantissimi individui con bottiglie in mano, non si riesce neanche a passare”, aveva poi indotto Gabba a proporre la soluzione di sparare. “Temo che anche il buon Massimo (Adriatici) non sappia più come affrontare il problema con i nostri poliziotti”, aveva aggiunto.
Ma a finire nell’occhio del ciclone è ora anche Francesca Miracca. Lei era fino a poco fa responsabile del Commercio a Voghera. Ma è stata costretta anche lei alle dimissioni dopo aver minacciato di sparare agli immigrati. Intervistata dal quotidiano La stampa, la leghista prova a difendersi. “La frase nella chat era in tono goliardico. – puntualizza – Non era solo l’assessore Gabba ad esprimersi in quel modo. Anche io lo facevo. Anche la sindaca faceva battute sgradevoli. Direi che tutti, tranne due assessori, ci confrontavamo in quel modo”. Per la Miracca in Comune si parlava “come al bar. Ma qui non c’è razzismo”, assicura.
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