Alessandro Orsini protagonista assoluto sui media e soprattutto sui social network. Il professore di Sociologia del terrorismo all’Università Luiss di Roma è finito prepotentemente tra i trend di Twitter per una brutta figura rimediata a causa del traduttore automatico di Google, che ha tradotto in italiano il cognome di un giornalista americano citato da Orsini durante uno dei suoi ultimi video sulla guerra in Ucraina, postato sul suo canale Youtube (la traduzione di William J. Broad in William J. Ampio, ndr).
Orsini ha cercato di mettere un tappo alla bufera social che si è scatenata contro di lui provando a spiegare che quel presunto errore di traduzione in realtà sarebbe stato fatto apposta per studiare la reazione dei suoi avversari. Operazione che dovrebbe essere riuscita in pieno, visto il profluvio di prese in giro di cui è stato fatto oggetto. Ma Orsini, come spesso gli capita anche durante le sue ospitate a Cartabianca su Rai 3, non si è perso d’animo e ha cominciato a prendere di mira alcuni dei suoi avversari.
Madonna santissima pic.twitter.com/BcJNTqknT8
— Gabriele Carrer (@GabrieleCarrer) December 21, 2022
A finire ‘attenzionati’ dal prof sono stati alcuni giornalisti del Corriere della Sera come Massimo Gramellini e soprattutto Aldo Grasso, noti per non risparmiare critiche feroci al professore. L’argomento della contesa è naturalmente l’analisi del conflitto ucraino. Alessandro Orsini viene in pratica accusato di essere un filo russo, visto che non perde mai occasione per menare fendenti intellettuali contro gli Usa e la Nato in particolare.
“Io sono un esperto in movimenti a carattere insurrezionale, sono un esperto di movimenti rivoluzionari e sono anche un esperto di strategie della repressione. – questa la sua dura reazione alle critiche concentrata in un video pubblicato su Youtube – Sono un esperto in rivoluzioni e un esperto in repressioni. E so esattamente quali tasti premere. E so esattamente le reazioni ai tasti che premo. Aldo Grasso, io ti faccio dire quello che io voglio dire. Aldo Grasso, io vi uso come cose. Vi muovo e vi faccio andare nelle direzioni che io reputo opportune”.
“Le mie mani sono state oggetto di studio da parte di psicanalisti, psicologi che hanno addirittura elaborato dei video il modo in cui comunico attraverso il corpo. – spiega poi Alessandro Orsini – Hanno detto che le mie mani sono usate come un’arma. E questo è vero. Io utilizzo le mani come armi. Quando sono coinvolto nei dibattiti tv, sono continuamente coinvolto in una battaglia. Spesso vengo contestato, in passato ero solito partecipare a dirette in cui ero tre contro uno o quattro contro uno. Era una battaglia costante e permanente e dovevo ricorrere a tutte le risorse di cui disponevo. Secondo gli psicologi, le mani sono una risorsa che utilizzo in questa lotta”.
Potrebbe interessarti anche: Alessandro Orsini: la figuraccia con il traduttore automatico