“Alessia Pifferi non è un mostro, è sola al mondo”. Un incontro fortuito in carcere con la mamma killer, che avrebbe lasciato morire di stenti Diana, la figlia di un anno mezzo, lasciandola sola in casa per sei giorni per andare a stare dal compagno.
A pronunciare queste frasi in difesa di Pifferi è Sara Ben Salha, una giovane influencer che ha fatto da esca per attirare il trapper Touché nella trappola del rivale Simba La Rue, che poi l’ha accoltellato e sequestrato. Per questo motivo Sara si trovava in carcere (ora è ai domiciliari) e ha avuto modo di incrociare lo sguardo con Alessia.
“Alessia Pifferi è sola al mondo”, dichiara l’influencer in un’intervista a La Repubblica: la madre di Diana passerebbe il tempo “sdraiata in silenzio a fissare il soffitto. Lei si è aperta molto con me, non nega assolutamente le sue colpe, soffre molto”.
La ventenne è rimasta molto colpita dalla vicina di cella, tanto da averle promesso di scriverle: “Non è un mostro ed è sola al mondo, la famiglia le ha voltato le spalle, il compagno è sparito, le altre detenute la odiano”.