Svolta terribile e inattesa nel caso dell’omicidio di Alessio Cini, un uomo di 57 anni residente ad Agliana (Pistoia). La Procura guidata da Tommaso Coletta ha ordinato l’arresto del cognato, Daniele Maiorino. Il corpo parzialmente carbonizzato di Cini era stato scoperto dalla figlia adolescente nel giardino della sua villetta nella mattinata dell’8 gennaio.
Leggi anche: Alex ucciso per errore a 14 anni dopo una lite scatenata dal patrigno: “Era lui l’obiettivo”
Daniele Maiorino, 58 anni, originario di Prato e vicino di casa della vittima, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Secondo le indagini, il movente dietro questo efferato crimine sarebbe stato la volontà di Maiorino di appropriarsi dell’eredità di Cini. Il sospetto è aggravato dal vincolo di parentela con la vittima e dall’aver agito con sevizie e crudeltà.
Maiorino intervistato dopo il delitto: “Chi è stato? Posso immaginare ma non posso parlare”
Questo omicidio, che ha sconvolto la comunità locale, sembra essere stato pianificato con freddezza e premeditazione. Il corpo di Cini era stato trovato in condizioni orribili, suscitando sgomento e incredulità tra i residenti dell’area. Maiorino, intervistato, aveva rilasciato dichiarazioni che oggi fanno rabbrividire: “Una persona stupenda. Quella notte era su con la figlia, noi abitiamo al piano di sotto. Ho visto l’ambulanza la mattina presto. Lui era una bravissima persona, anche se questa casa era all’asta. Nemici non ne aveva. Chi è stato? Posso immaginare ma non posso parlare”.
Le indagini, condotte con rapidità e precisione, hanno portato alla luce la terribile verità dietro la morte di Cini. L’arresto di Maiorino apre nuovi scenari nell’inchiesta e porta con sé domande inquietanti sulla natura umana e sui legami familiari.
Leggi anche: Tiziana Cantone, fu suicidio: archiviato il fascicolo con l’ipotesi di omicidio