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Svolta nel caso di Alice Neri: chiesto il rinvio a giudizio di Gaaloul

Alice Neri Mohamed Gaaloul

Svolta nel caso dell’omicidio di Alice Neri. Al momento l’unico indagato risulta essere Mohamed Gaaloul, il 30enne tunisino arrestato lo scorso dicembre in Francia, perché accusato di aver assassinato la 32enne italiana a Concordia sulla Secchia, in provincia di Modena. Ora la Procura modenese ha chiesto il rinvio a giudizio del tunisino, accusandolo di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Reati per cui era stato chiesto il mandato di arresto europeo.
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Mohamed Gaaloul rinviato a giudizio per l’omicidio di Alice Neri

Il cadavere di Alice Neri venne ritrovato carbonizzato all’interno della sua auto. Secondo gli inquirenti che indagano sul caso, la 32enne avrebbe incontrato il tunisino in un bar. Poi lui la avrebbe violentata e uccisa, per poi bruciarne il cadavere. Mohamed Gaaloul secondo le accuse avrebbe ucciso la sua vittima a coltellate. Poi avrebbe messo il suo corpo esanime all’interno del bagagliaio dell’auto allo scopo di dargli fuoco e cancellare quante più tracce possibile di quell’orribile delitto.

La sera dell’omicidio Alice Neri aveva passato la serata con un collega di lavoro in un bar, dove avrebbe incontrato quello che sarebbe poi diventato il suo assassino. Oltre all’accusa di omicidio, il Procuratore di Modena Luca Masini chiederà all’autorità giudiziaria francese l’estensione della consegna dell’indagato Mohamed Gaaloul anche per i reati di violenza sessuale nei confronti di Alice Neri, di tentata estorsione ad un’altra donna e di cessione continuata di stupefacenti.

Intanto, durante l’interrogatorio, Gaaloul si è avvalso della facoltà di non rispondere. Solo sette giorni fa ci sono stati consegnati gli atti, parliamo di oltre 7000 pagine e 27 tera di copie informatiche. Ho chiesto un breve rinvio per consentirci di esaminare questa documentazione. La procura ha ritenuto di non concedere questo breve termine e ci ha fissato l’interrogatorio con un preavviso di sole 24 ore. Ho consigliato a Mohamed di non rispondere”, dichiara il suo legale, l’avvocato Ghini.
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