Impennata di casi di legionella nel Milanese: dieci malati, di cui sette in ospedale. Una è grave. Ci sono controlli in corso. I comuni di Corsico e Buccinasco hanno chiuso alcune fontane ornamentali che diffondono acqua nebulizzata. Sono stati riscontrati alcuni casi di legionella nei comuni di Corsico e Buccinasco, nel Milanese. Dieci i casi, di cui sette ricoverati e uno in condizioni gravi. A confermare il cluster le amministrazioni locali dei due paesi dell’hinterland, dove l’autorità sanitaria sta conducendo campionamenti e controlli sul territorio. A Buccinasco sono state chiuse in via precauzionale le fontane ornamentali, che diffondono acqua nebulizzata presenti sul territorio comunale.
Cosa succede a Milano
I tecnici di Ats Città metropolitana di Milano hanno effettuato campionamenti anche nelle abitazioni delle persone colpite dal batterio, che vivono in edifici diversi e questo – spiega il Comune in una nota – “dovrebbe escludere che la legionella sia veicolata dagli impianti idraulici domestici”, che comunque vengono controllati.
“L’Amministrazione comunale – dichiara il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti – è in costante contatto con l’autorità sanitaria e comunicherà alla cittadinanza eventuali prescrizioni di Ats: al momento sono state chiuse esclusivamente le fontane ornamentali. Non ci sono rischi per l’acqua potabile, analizzata costantemente”.
La situazione in provincia
Anche a Corsico l’Autorità sanitaria sta effettuando i campionamenti e tutti gli approfondimenti su otto casi accertati tra il 25 aprile e l’inizio di maggio e si attendono gli esiti. Sono in corso accertamenti, in particolare, sulla Fontana dell’Incontro, in via Cavour, spenta a scopo precauzionale. “Si ricorda – conclude la nota del comune di Corsico – che il batterio della legionella non si contrae bevendo acqua del rubinetto. Le evidenze scientifiche confermano che il batterio si trasmette per via inalatoria e che l’infezione non si contrae né da persona a persona né bevendo l’acqua del rubinetto o utilizzandola nella preparazione dei cibi”.
Altri due casi nella città confinante di Buccinasco. Dei 10 malati, sette sono ricoverati negli ospedali San Paolo e San Carlo di Milano con febbre, brividi, dolori muscolari, infezioni respiratorie e polmoniti. La maggior parte di loro, riferisce ancora Il Corriere della Sera, ha più di 60 anni e soffre di malattie croniche; una donna ha 54 anni. In tre sono stati ricoverati in terapia intensiva in gravi condizioni; ora solo uno resta in Rianimazione, gli altri nei reparti di Pneumologia e Medicina.