Sono ore drammatiche quelle che si stanno vivendo nelle Marche. Proseguono infatti le ricerche del piccolo Mattia Luconi e di Brunella Chiù, gli unici due dispersi dell’alluvione che è costata finora 11 vittime. In particolar modo i soccorritori stanno cercando di trovare Mattia, insieme anche al padre del bimbo che ha lanciato un appello disperato. Stanno tenendo con il fiato sospeso le immagini di alcune ruspe dei vigili del fuoco entrate inazione nella zona tra i due paesi di Barbara e Castelleone di Suasa.
Si spera adesso che lo spostamento di una grande massa di detriti, tronchi e massi possa portare a qualche risultato. Del piccolo Mattia, intanto, è stato rinvenuto prima lo zaino con cui sarebbe dovuto andare a scuola che si trovava a circa otto chilometri dal punto in cui il bambino è stato inghiottito dalle acque tra Corinaldo e San Lorenzo in campo. Poche ore dopo sono stati trovati dalle squadre di soccorso anche alcuni lembi della sua felpa. Oggetti poi riconosciuti dai genitori.
Il padre di Mattia, Tiziano Luconi, probabilmente spinto dalla forza della disperazione, dichiara di essere convinto che suo figlio sia vivo, “magari aggrappato ad un albero”, e di volerlo ritrovare “a costo di ribaltare ogni filo d’erba”.
“In tre giorni ho dormito tre ore, sono distrutto, ma devo trovare Mattia”. – si sfoga il povero Tiziano che non riesce a darsi pace per la perdita del figlio – Mattia è il mio gnometto speciale, noi stiamo sempre insieme. Voglio fare un ringraziamento speciale a vigili del fuoco, forze di polizia e volontari. La forza per andare me la dà solo la speranza e la voglia di credere con tutto me stesso che Mattia sia vivo”, conclude l’uomo.
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