Lampedusa continua ad essere il punto di arrivo di migliaia di migranti provenienti dalle coste africane. Nelle ultime ore sono sbarcati oltre 700 migranti, originari del Ciad, Siria, Sudan, Yemen, Senegal, Mali, Guinea, Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Liberia e Gambia, che sono stati trasferiti nell’hotspot dell’isola. Giorgia Meloni aveva promesso il blocco navale ma nella realtà sta succedendo l’esatto contrario: sempre più migranti arrivano e arriveranno.
E il problema non riguarda solo Lampedusa, bensì l’intera rotta del Mediterraneo centrale, che ha come sbocco le coste italiane. Secondo il ministero dell’Interno, gli arrivi sono triplicati nei primi due mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La situazione è particolarmente critica lungo la rotta che parte dalla Turchia e arriva in Italia, con un aumento del numero di arrivi del 49% rispetto allo stesso periodo del 2022, come segnalato dall’agenzia europea Frontex. Solo in Calabria, nel 2022, sono sbarcate 18.000 persone.
I dati confermano la tendenza all’aumento degli sbarchi in Italia, che si sono triplicati rispetto allo stesso periodo del 2022 e del 2021. Secondo il cruscotto statistico giornaliero del ministero dell’Interno, alla data del 28 febbraio, erano 14.433 i migranti sbarcati in Italia. Purtroppo, non si tratta solo di numeri, ma anche di vite umane in pericolo. Già al 10 febbraio 2023, infatti, erano 225 i migranti morti in mare.
Come avrebbe definito tutto questo Giorgia Meloni se fosse stata ancora all’opposizione? Il termine è noto: invasione.