Si definisce “l’uomo più felice del mondo”, e anche se forse è un po’ esagerata, la definizione rende bene l’idea del successo straordinario ottenuto da Amadeus, l’uomo scelto per condurre un Festival di Sanremo che si preannunciava sulla carta tutt’altro che facile e che si è rivelato invece tra i più fortunati degli ultimi anni in termini di share. “Tutto quello che è accaduto è bellissimo – ha detto l’uomo al timone della kermesse musicale più famosa d’Italia – la Rai mi ha dato una grandissima opportunità. Questo è il festival che sognavo di fare”.
Numeri record, per un’edizione destinata a passare alla storia: la finale è stata vista in media da 11 milioni e 476 mila spettatori (60,6% di share), mai così alta dal 2002. Lo scorso anno il festival di Baglioni ne aveva fatti registrare 10 milioni e 662 mila (56,50%). Nel complesso, la media delle serate ha sfiorato il 55% di share, confermandosi come la più seguita dal 1999 a oggi. E a far sorridere è soprattutto il ritrovato gradimento da parte dei giovani (61%), accompagnato dalla crescita dei ricavi pubblicitari, arrivati a 37 milioni di euro.
Il presidente di Rai Pubblicità Antonio Marano ha ricordato che nel 2017 e 2018 i ricavi erano arrivati a 27,7 milioni. Nel 2019, invece, erano stati 31 milioni e 347 mila euro. Capitolo costi: contando anche la convenzione con il Comune di Sanremo, ammontano complessivamente a 17-18 milioni di euro. Il differenziale positivo per la Rai è di circa 20 milioni.
Un successo celebrato anche in via Mazzini, con l’ad Salini: “Il Festival ancora una volta unisce l’Italia. E non ci fermeremo a questo traguardo”. Amadeus, in attesa di sapere se riceverà la chiamata per un coraggioso bis, si è detto intanto felice di tornare ai Soliti Ignoti: “Ringrazio il pubblico perché come sempre è sovrano, ha capito che c’era soltanto il desiderio di fare un bel Sanremo. Resterà nel cuore, Fiorello, mio fratello, lo ha illuminato”.
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