Amazon, da regno incontrastato dell’e-commerce alla pubblicità
Ogni volta che sul mercato internazionale appare la parola Amazon, si può stare ben certi che si tratti di qualcosa assolutamente esplosivo e rivoluzionario. E, anche se il colosso statunitense fondato nel 1994 e guidato da Jeff Bezos, ci ha abituati alle sorprese, l’annuncio di voler incrementare il settore dell’advertising non può che calamitare l’attenzione degli investitori di tutto il mondo. E il perché è presto svelato. Pur non potendo ambire, almeno per il momento, al successo clamoroso di Google e Facebook, Amazon si propone di diventare una vera e propria piattaforma pubblicitaria leader nel settore, offrendo a privati e investitori, non solo consulenze strategiche e personalizzate, ma anche servizi di prima qualità. L’advertising online, quindi, diventa una delle principali voci nel bilancio di crescita annuale di Amazon. Basti pensare anche semplicemente solo al caso dell’Italia, in cui gli investimenti in pubblicità di Amazon sono arrivati a toccare cifre da capogiro, attestandosi intorno ai 20 milioni di euro.
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Advertising online: perché Amazon ha scelto di puntare sulla pubblicità
Benché non siano ancora, giustamente, divulgate le cifre derivanti dalle entrate pubblicitarie di Amazon, non v’è dubbio che si tratti di una grossa fetta del mercato. Certamente non si arriva ai livelli di Google, ben 79 miliardi di introiti derivanti da pubblicità oppure a quelli di Facebook, stimati sui 27 miliardi di dollari, ma tagliare il traguardo di search al 33% per arrivare a quota 2,4 miliardi nel 2019, è sicuramente un ottimo trampolino di lancio. Ma perché Amazon ha deciso di giocare questa carta in questo preciso momento storico? A parere degli esperti del settore, Amazon può riscuotere un meritato successo nel settore dell’advertising proprio grazie al suo contenuto così originale, profondamente diverso dagli altri. La pubblicità, del resto, ricalca un concetto immediato e diretto. Gli annunci online, così facilmente rintracciabili, in un mercato in continua e costante evoluzione, diventano gli alleati perfetti per “targettizare” le abitudini dei consumatori, indagandone gusti e preferenze. E chi meglio di una piattaforma e-commerce può assolvere a questo particolare scopo? Grazie all’offerta search presente sul sito e sull’omonima app, gli advertiser controllano direttamente le evoluzioni del mercato e dei consumatori, isolano la fascia di reddito e, in questo modo, riescono ad accontentare una fascia di pubblico sempre più ampia.
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La novità di Amazon: performance advertising da gestire in autonomia
Gli alti profitti ricavabili in prospettiva futura, non rappresentano che una minima parte dei vantaggi derivanti dall’apertura di Amazon al settore dell’advertising online. A differenza di Google e Facebook, infatti, Amazon ben si è prestata alle verifiche esterne di terze parti per consentire ai vendor di analizzare compiutamente ogni campagna al fine di ottimizzarne i contenuti. Grazie a quest’espediente, dunque, Moat – il motore di ricerca digitale più grande del web – ha constatato come la maggior parte delle inserzioni pubblicitarie sia stata correttamente visualizzata, stando ai dati sensibili dell’ultimo trimestre del 2016. Gli advertiser, inoltre, hanno un ulteriore motivo per stare tranquilli. Amazon, infatti, in ordine alla brand safety, risulta essere uno spazio decisamente sicuro, garantendo affidabilità e serietà. Ciò che si auspica, nel prossimo futuro, è un massiccio intervento nel settore dell’advertising business, in modo tale da garantire un servizio decisamente più produttivo, completo, solido e stutturato, davvero a 360°.
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