A partire dal prossimo luglio, agli australiani verrà impedito di ordinare prodotti su Amazon.
Cosa succede al colosso del commercio online? Perché questo divieto?
Il blocco è stato reso ufficiale proprio oggi: amazon.com ha fatto sapere che gli acquirenti che sono residenti in Australia verranno reindirizzati al sito locale, ovvero amazon.com.au, e che i suoi siti internazionali, tra cui quello di Amazon.com, non saranno in grado di soddisfare le spedizioni da effettuare agli indirizzi australiani. Il cambiamento è stato fatto in risposta ad un nuovo regolamento fiscale, che entrerà in vigore proprio il 1 ° luglio (e richiede alle imprese di guadagnare oltre $ 75.000 AUD all’anno, al fine di addebitare l’imposta sugli acquisti di beni e servizi, la cosiddetta GST, imposta del 10% in Australia su tutti gli articoli di basso valore importati dai consumatori).
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La cosiddetta “Tassa Amazon”, scopriamo perchè
É stata subito definita la “tassa Amazon”, e ha spaventato molti. D’altronde la nuova politica introdotta in seguito alle preoccupazioni sull’impatto di Amazon ha coinvolto anche altre grandi imprese di e-commerce all’estero sui rivenditori australiani, anch’esse costrette ad applicare la GST a tutti i prodotti che vendono.
C’è un però. La scappatoia a norme fiscali tanto rigide può essere gabbata da un piccolo dettaglio, ovvero: la GST è attualmente applicata solo agli articoli acquistati dai rivenditori oltreoceano se valgono $ 1.000 AUD o più, e molte società locali hanno sostenuto che Amazon, eBay e altri concorrenti esteri ne hanno tratto un vantaggio ingiusto.
Amazon ha lanciato il suo sito australiano lo scorso dicembre, dunque si tratta di una delle piattaforme più recenti della società. Secondo i dati trapelati, attualmente gestisce 60 milioni di prodotti, una parte più che cospicua dei circa 500 milioni di prodotti che sono elencati sul sito americano di Amazon. Come previsto, i clienti australiani avranno accesso a 4 milioni di prodotti precedentemente disponibili solo su amazon.com, solo attraverso il suo nuovo Global Store.
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La dichiarazione ufficiale di Amazon
Una dichiarazione ufficiale Amazon l’ha pronunciata al sito americano techcrunch, grazie ad portavoce. É stato dichiarato che:
“In seguito alle modifiche effettuate sulla legge GST australiana del 1 ° luglio, le opzioni di acquisto internazionali per i clienti australiani cambieranno.
Mentre ci scusiamo per gli eventuali disagi che questo atto potrebbe causare ai clienti, abbiamo dovuto valutare la praticabilità della legislazione come business globale attraverso la collaborazione di più siti internazionali. Sulla base della nostra valutazione, reindirizzeremo i clienti australiani dai nostri siti internazionali ad amazon.com.au, dove possono acquistare i prodotti venduti da Amazon US sul nuovo Global Store, disponibile da oggi. Questo ci consentirà di fornire ai nostri clienti un accesso continuo alla selezione internazionale e di rimanere conformi alla legge che ci impone di raccogliere e rimettere la GST sui prodotti venduti su siti Amazon che vengono spediti dall’estero”.
Dunque la dichiarazione risulta chiara ed esauriente, e non lascia spazio a dubbi o passi indietro del colosso americano.