Strade più vuote, ma cieli super affollati. Amazon continua a lavorare sul progetto legato alla consegna dei pacchetti tramite drone. Presto, addirittura prima di quanto si possa immaginare, proprio grazie ad Amazon Prime Air, un sistema di consegna con droni che l’azienda continua a sviluppare, infatti, i clienti potranno ricevere i loro pacchetti per via aerea e controllare la consegna direttamente dalla propria finestra.
Una vera e propria rivoluzione che porterà sicuramente ad una riduzione dell’inquinamento e che non causerà alcun problema al traffico aereo. Secondo Robert Champagne, infatti, i veicoli saranno tutti sicuri ed efficienti e nessuno di loro andrà ad intaccare le tratte utilizzate per gli aerei facendo ritardare i voli dei passeggeri. Sarà davvero così? Dal colosso internazionale giungono solo rassicurazioni, ma a quanto pare il progetto ha subito qualche piccolo intoppo. Sembra che Amazon sia, ad esempio, ancora in attesa dell’ approvazione federale a causa delle leggi sull’aviazione.
Secondo i ben informati, infine, mercoledì scorso alcuni incaricati dell’azienda si sono recati al Centro di ricerca Ames della NASA di Mountain View per raccontare il progetto sviluppato e spiegarlo nei minimi dettagli soffermandosi soprattutto sulla possibilità che grazie al GPS e ad altre tecnologie i droni possano raggiungere agilmente il loro obiettivo senza alcun problema anche nelle giornate di forte maltempo o nei momenti di punta per il traffico aereo.
Amazon e le consegne con il drone: la concorrenza
La possibilità di sfruttare al massimo le più moderne tecnologie e fare consegne attraverso l’utilizzo dei droni ha fatto sì che oltre ad Amazon anche colossi concorrenti si muovessero nella stessa direzione ed elaborassero progetti personali all’interno di una vera e propria ‘corsa all’oro’. Sono pertanto i droni la nuova frontiera del trasporto merci? Le normali consegne con camion e fattorini diventeranno presto preistoria?
Impegnati a sviluppare progetti personali, secondo le voci che circolano in rete, vi sarebbero colossi del calibro: Apple, Microsoft, Intel e perfino Uber. Chi di loro toglierà il primato ad Amazon creando una pericolosa concorrenza?
A quanto pare Apple prenderà parte al progetto a cui si lavora in Carolina del Nord. Si sta studiando come realizzare, attraverso i droni, una particolare consegna di merci grazie anche ad una dettagliata e sempre aggiornata mappatura del territorio.
Microsoft, invece, collaborerà con il dipartimento dei trasporti del Kansas mentre Intel e AT&T, insieme all’università della Virginia, si concentreranno sull’identificazione e la tracciabilità dei droni.
Uber non sarà in diretta concorrenza né ad Amazon, né ad Apple. Nel suo progetto, infatti, si prevede la consegna di cibo e non quella di oggetti.
Amazon e la consegna con i droni vs Amazon’s Grand Challenge
Pare che Amazon stia portando avanti, in gran segreto, in un laboratorio top secret all’interno del quartier generale di Seattle ad un progetto denominato Grand Challenge e pronto ad occuparsi di ricerca sul cancro e di salute, ma anche di consegna merci. A riferirlo ai più è stata la Cnbc, ma non è stato chiarito se a Seattle vi siano anche studiosi e scienziati che stanno lavorando al progetto legato alla consegna dei droni di Prime Air oppure no.
Per Amazon’s Grand Challenge si vocifera di uno studio in merito alla la consegna dell’ultimo miglio, ma non è detto che possano essere utilizzati droni. Possibile, però, che i laboratori del colosso di Jeff Bezos non comunichino fra loro?
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