Immagini eloquenti delle bombe italiane inviate all’Ucraina e il solito tweet che apparrebbe dissacrante se dietro non ci fosse la follia di Putin.
“Fornire armi all’Ucraina non risolve il caro-bollette”, recita il tweet, accompagnato dalle bandiere italiana e russa insieme.
A ventiquattro ore dalla convocazione dell’ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov, per ratificargli la decisione dell’Italia di non riconoscere l’annessione delle province ucraine alla Russia in seguito ai referendum irregolari, questo è da intendersi come un atto provocatorio dell’ambasciata.