Prima ha visitato la camera ardente di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso tragicamente a Roma. Poi ha commentato l’accaduto, e le polemiche successive alla tragedia, con un lungo post su Facebook. Così Giuseppe Conte ha deciso di intervenire sulla vicenda, ricordando il vicebrigadiere scomparso, mostrando tutta la sua vicinanza alla famiglia ma non risparmiando critiche alla Lega e a Salvini.
Il 28 luglio Salvini aveva infatti pubblicato sui suoi social un fotomontaggio con l’immagine di Gabriel Christian Natale Hjorth, il ragazzo che ha confessato l’omicidio, bendato e con la didascalia “Vittima? L’unica vittima è un uomo, un figlio, un marito, un carabiniere, un servitore della patria!”. Tutto incorniciato da due bandiere italiane. Un messaggio al quale oggi il premier ha scelto di rispondere.
“Non c’è nessun dubbio che la vittima di questa tragedia sia il nostro carabiniere, il nostro Mario” ha scritto a sua volta Conte. Dopo la premessa, per, ecco arrivare la critica: “Invito tutti a considerare, tuttavia, che bene ha fatto l’Arma a individuare il responsabile di questo improprio trattamento e a disporre il suo immediato trasferimento”. E ancora: “L’Italia è uno Stato di diritto. È la culla della civiltà giuridica dai tempi dell’antico diritto romano. Abbiamo princìpi e valori consolidati: evitiamo di cavalcare l’onda delle reazioni emotive tenuto anche conto che la nostra legislazione, in caso di omicidio volontario, contempla già l’ergastolo e non consente più sconti di pena”.
La foto di Gabriel Christian Natale Hjorth con le manette e una benda sugli occhi, oltre ad essere stata ripresa dai giornali statunitensi, non solo ha sollevato critiche per la privazione dei diritti umani ma ha pure acceso un dibattito sul fatto che potrebbe invalidare la confessione del ragazzo statunitense. L’Arma dei Carabinieri ha aperto così un’inchiesta interna secondo la quale, però, la deposizione risulterebbe comunque regolare.
Carabiniere ucciso: “Ho sbagliato, ma sono cose che pensano in tanti”