Amsterdam-Parigi in soli trenta minuti: questa è la sfida resa possibile da Hyperloop, un’idea nata negli Stati Uniti che ora potrà essere realizzata sul vecchio continente.
A dare corpo al progetto dovrebbe essere Hardt Global Mobility, un’azienda olandese che ha vinto, insieme ad altre realtà del comparto dei trasporti e delle costruzioni, il bando SpaceX Hyperloop, presentando un piano che prevede il collegamento di tutta l’Europa a velocità attualmente impossibili.
Il progetto di Hardt Global Mobility
Il progetto vincente gode dell’apporto della Technical University of Delft, di BAN, azienda operante nel settore delle costruzioni e della Nederlandse Spoorwegen, una compagnia ferroviaria olandese. La sede ove dovrà essere testata la nuova tecnologia è già stata approntata ed è stata teatro della fase di prova che ha interessato in particolare i sistemi di sicurezza e di propulsione.
Da quanto si è appreso sinora, la prima tratta che sfrutterà la tecnologia Hyperloop sarà quella tra la capitale olandese, Amsterdam, e quella francese, Parigi.
Le due città non sono state scelte a caso, poiché proprio il collegamento tra di loro, da realizzare entro il 2021, era l’obiettivo conclamato dall’azienda olandese. Se l’idea di collegare due città così importanti non desta certo stupore, a meravigliare è invece il tempo che sarà necessario per farlo, ovvero trenta minuti. Per capire l’importanza del dato, basterà ricordare come i due centri distino più di 500 chilometri. Proprio dalla velocità di crociera di SpaceX, circa 1126 chilometri orari, ne conseguono i trenta minuti necessari per partire da una città e arrivare nell’altra.
Leggi anche: Auto supersonica, a ottobre i primi test su pista: si viaggerà oltre i 1.600 chilometri orari
Le tratte attuali diverrebbero obsolete
Se il progetto di Hardt Global Mobility andasse a fondo, le tratte di oggi, che necessitano di oltre 3 ore per collegare Amsterdam e Parigi, diventerebbero chiaramente obsolete. Il tempo in questione è quello necessario al treno rapido di Thalys per il viaggio, mentre chi volesse utilizzare l’aereo, impiegherebbe non meno di un’ora, cui bisognerebbe poi aggiungere l’arrivo in aeroporto (a volte disagevole) e tutte le operazioni necessarie per conseguire il massimo di sicurezza a bordo.
Oltre al fattore tempo, Hyperloop permetterebbe il conseguimento di ulteriori vantaggi come i costi limitati e, soprattutto, un’impatto abbastanza sopportabile sull’ambiente, con l’emissione di quantità accettabili di carbonio. Ecco perché l’Amsterdam-Parigi di Hardt Global Mobility potrebbe diventare presto realtà.
Leggi anche: Autostrade sotterranee per treni e auto: il traffico secondo Elon Musk
Amsterdam-Parigi è solo il primo passo?
Il collegamento Amsterdam-Parigi in soli trenta minuti riveste un fascino particolare, proprio per il suo elevato valore simbolico. In un momento in cui l’idea dell’integrazione continentale sta perdendo visibilmente quota, a causa delle politiche spesso miopi delle classi dirigenti europee, l’unire le tante città presenti in uno spazio relativamente esiguo come quello europeo sembra fatto apposta per rilanciare il processo che pure tanto entusiasmo aveva destato all’inizio.
Hyperloop va in pratica a riprendere i fili di un discorso per ora molto frammentato tra i vari Paesi che stanno cercando di integrarsi a livello tecnologico. Per farlo, deve però puntare con decisione su un’idea che non si fondi soltanto sull’avanzamento tecnologico, ma riesca ad evocare un sogno ambizioso, com’era all’inizio quello dell’integrazione tra i vari Paesi europei. In attesa di poterlo fare, “Hyperloop One” ha già iniziato le pubbliche relazioni, in particolare dando vita ad una kermesse ad Amsterdam, in cui sono state mostrate le basi su cui si appoggerà il nuovo mezzo di trasporto.