Anche Al Bano scarica Vladimir Putin. Il cantautore pugliese di Cellino San Marco è da sempre molto amato in Russia, dove si è esibito più volte. E non ha mai nascosto la sua stima per il presidente Putin. Ma i tragici eventi degli ultimi giorni, con l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, spingono pure Al Bano ad allontanarsi dal presidente. Ma il cantante italiano, oltre a prendere le distanze da lui, lancia un drammatico avvertimento.
“Non avrei mai immaginato un passo del genere da Putin. – si sfoga Al Bano a Un giorno da pecora su Radio1 – Sono stato un suo grande ammiratore, ma non si può mettere in moto una macchina da guerra di quel genere contro i suoi fratelli. Come si fa a non cambiare idea su Putin, dopo quello che ha fatto? A Putin direi ‘fermati finché sei in tempo’. Lui sta lavorando anche contro se stesso, non sta difendendo niente”, si sfoga il cantautore.
“Agli occhi del mondo sta distruggendo la sua immagine. – affonda ancora il colpo Al Bano – Non è accettabile vedere quello che sta succedendo in Ucraina, con attacchi anche agli ospedali, carri armati e bambini che muoiono. No, questo non è accettabile. “Un personaggio molto importante mi ha detto una sola parola in italiano: è un macello”, rivela poi.
“Penso che prima o poi scaricheranno tutto sulle spalle di Putin. Dovrebbe stare attento alla sua vita, proprio da parte di coloro che fino a pochi mesi fa lo hanno idolatrato e servito, questo almeno è il mio pensiero. – avverte il suo vecchio amico – Dovevo tenere dei concerti a ottobre a Mosca e San Pietroburgo. Ma credo ci vorranno minimo due tre anni prima che le cose si ristabiliscano. Diciamo che è un mutuo accordo tra me e l’impresario. Se me lo chiedessero ora direi di no, non si può cantare quando qualcuno viene ucciso”, conclude Al Bano.
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