Da qualche giorno la narrazione mediatica e politica della pandemia di Covid sta cambiando positivamente direzione. Tutto merito del netto calo dei contagi, della minore forza della variante Omicron rispetto alle precedenti e della vaccinazione di massa. È questa la spiegazione che sta fornendo la maggior parte degli addetti ai lavori. Tra questi c’è anche il microbiologo dell’università di Padova Andrea Crisanti che, ospite della trasmissione Agorà su Rai 3, conferma che i contagi stanno calando. Ma non per merito del green pass.
“Il green pass non ha bloccato la trasmissione, lo testimoniano i 240.000 casi al giorno registrati nelle scorse settimane. – specifica Andrea Crisanti ospite l’8 febbraio della trasmissione di Rai 3 – Il green pass ha avuto il grandissimo merito di spingere le persone a vaccinarsi. Abbiamo raggiunto livelli di vaccinazione tra i più alti d’Europa. L’obbligo andava stabilito dall’inizio e avremmo evitato molti morti e molti problemi”, aggiunge il microbiologo.
“In qualche modo abbiamo raggiunto un elevatissimo livello di protezione. – prende poi posizione – Non per il green pass, ma perché le persone sono immunizzate o perché si sono infettate e quindi sono protette. I contagi calano non per il green pass”. Sul fatto che il certificato verde possa essere mantenuto anche per l’estate, Andrea Crisanti si dimostra scettico. “Se l’analisi statistica dice che con il 90-95% dei vaccinati la trasmissione è bloccata, la decisione politica deve seguire l’indicazione della scienza”, dichiara.
Insomma, secondo Andrea Crisanti, il green pass si è rivelato una misura utilissima per spingere, a volte forzare, il maggior numero di italiani a vaccinarsi. Questo strumento però, come da lui sempre sostenuto, non ha mai avuto una valenza sanitaria, ma solo politica. Per questo ora il medico considera terminata la sua funzione e, anche se non lo specifica, pensa che vada abolito il prima possibile.
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