Giorni di veleni, accuse, chiamate alle armi. Matteo Salvini si è subito calato nel nuovo ruolo di leader dell’opposizione, sparando a zero contro il governo giallorosso fin dal suo insediamento. “L’esecutivo delle poltrone”, di chi “pensa soltanto a mantenere il posto” nella narrazione leghista di queste ore. Eppure c’è una posizione che, di contro, fa gola proprio allo stesso Capitano. Che, rivela La Stampa, sta “facendo un pensierino sulla poltrona della presidenza del Copasir”.
Salvini avrebbe messo nel mirino il comitato di controllo dei servizi segreti, lasciato libero da Guerini diventato ministro della Difesa. Scenario suggestivo e clamoroso, ma forse un po’ troppo ottimistico: il Copasir per convenzione è assegnato all’opposizione (dal 2013 al 2018, per esempio, è finito proprio a un leghista, Giacomo Stucchi) ma è anche vero che sulla testa di Salvini e della Lega pende sempre il Russia-gate.Una vicenda che difficilmente permetterà al Carroccio di andarsi a prendere l’ambita poltrona, considerando anche i toni violenti con cui sulla vicenda già da tempo si confrontano la Lega e il resto dei partiti dell’emisfero politico (a eccezione della fedelissima Giorgia Meloni, ormai subalterna al Capitano). Improbabile, dunque, che le forze di governo possano premiare con una poltrona così delicata proprio la Lega considerata pappa e ciccia con Vladimir Putin.Plausibile invece che Pd e M5s scelgano un esponente delle altre due “opposizioni”, Forza Italia o Fratelli d’Italia. Ma la battaglia di Salvini proseguirà in ogni caso fuori dal Parlamento, con una manifestazione in piazza a Montecitorio mentre la Camera voterà la fiducia al governo giallorosso. Poi, il 15 settembre, il palco di Pontida. E un piano: vendicarsi dei Cinque Stelle intensificando le sue campagne elettorali al sud per prosciugare totalmente il bacino di voti pentastellato.
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