Laura Pausini non si aspettava proprio una tempesta mediatica del genere dopo il suo gesto. Qualche giorno fa, ospite di una tv spagnola, la cantante italiana nota in tutto il mondo si è rifiutata di interpretare Bella Ciao, la canzone divenuta simbolo della lotta partigiana italiana contro il nazifascismo e ora adottata anche all’estero. Il suo rifiuto le ha attirato però addosso una montagna di critiche di persone più o meno famose. Tra questi anche il regista e attore Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, che non fa sconti alla Pausini.
“Non canto canzoni politiche, né di destra né di sinistra. – così Laura Pausini ha risposto al conduttore del programma spagnolo che le chiedeva di cantare Bella Ciao – Canto quello che penso della vita da 30 anni. Che il fascismo sia una vergogna assoluta sembra ovvio a tutti. Non voglio che nessuno mi usi per propaganda politica. Non inventate ciò che non sono”. Ma le sue giustificazioni non hanno convinto del tutto.
Anzi, nel nostro Paese è esplosa una vera e propria bufera social. In molti infatti accusano la cantante di essersi invece schierata politicamente proprio rifiutandosi di cantare quella canzone. E non è bastato neanche il fatto che la Pausini abbia sottolineato che il fascismo di Benito Mussolini sia stato una “vergogna assoluta”.
A spargere sale sulla ferita mediatica di Laura Pausini ci ha pensato poi anche Pif. “Pensare di non cantare Bella Ciao, per non voler prendere posizione, è una gran minchiata. – mette nero su bianco l’artista su Twitter – Quando ti rifiuti di cantarla hai già preso posizione. Ps: Al mio funerale cantate Bella Ciao. Perché voglio prendere posizione, al riguardo, anche da morto”. Parole davvero dure quelle cinguettate da Pierfrancesco Diliberto.
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