Un endorsement pesante, quello arrivato in favore di Giuseppe Conte. Indicato addirittura da Donald Trump in persona come personaggio ideale per guidare il prossimo governo italiano, che è tornato a tingersi di rosso e giallo dopo la ripresa delle trattative tra Cinque Stelle e Pd, arenate nelle scorse ore proprio intorno al nome del futuro inquilino di Palazzo Chigi.
Tra Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio alla fine è arrivata la schiarita: Giuseppe Conte rimarrà, se ci sarà l’accordo, al suo posto. I nodi da sciogliere sono piuttosto altri e riguardano innanzitutto la figura dei vicepremier. Secondo quanto fatto trapelare dalle fonti dem nelle scorse ore, il leader grillino aveva avanzato in questo senso la sua stessa candidatura. Il passo indietro ufficiale del Movimento, che prima dell’inizio delle consultazioni ha smentito queste ricostruzioni, ha ridisteso di colpo i toni.
Su Conte, come detto, è arrivato all’improvviso la benedizione di Trump che ha twittato: “Starting to look good for the highly respected Prime Minister of the Italian Republic, Giuseppi Conte. Represented Italy powerfully at the G-7. Loves his Country greatly & works well with the USA. A very talented man who will hopefully remain Prime Minister!”.
Trump ha sottolineato quindi l’amore di Conte per il suo Paese e il rispetto di cui gode a livello internazionale. Un endorsement che segue quello già arrivato da parte dell’Unione Europea, e che spinge ulteriormente la figura del premier verso la conferma, mai così scontata. Il Pd ne ha ormai preso atto. Resta il nodo dello schema di governo: i dem chiedono una rottura della precedente impostazione (con due vicepremier) per dare un segnale di discontinuità ed evitare che la propaganda di Salvini possa mettersi in moto. I grillini non sono ancora convinti. Nelle prossime ore, gli sviluppi decisivi.
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