Un tarlo nei pensieri che ha dato ordine alle dita di muoversi per digitare il nome del marito. Aveva provato a chiamarlo ma niente. E allora: «Ho digitato il nome di Andrea insieme alla parola “incidente” su un motore di ricerca e ho appreso da Internet quello che era successo. È stato orribile». Barbara Carota ha saputo così che suo marito Andrea Silvestrone e due dei suoi figli, Nicole e Brando, erano morti, con un altro, Diego, in ospedale sospeso tra la vita è la morte: «Aspetto notizie. Prego e spero. Mi resta solo lui, adesso vivrò per lui». Ha raccolto le sue parole un amico di famiglia, il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis, riportate dal Corriere della Sera.
>>>>>> La dinamica dell’incidente
Cosa deve provare questa donna? Dove troverà la forza di andare avanti? In un secondo, per colpa del destino (e di lavori stradali senza fine), la sua bellissima famiglia non c’è più. Una famiglia, è giusto sottolinearlo, che ha avuto vita dopo quella diagnosi di sclerosi multipla giunta quando il marito aveva già 33 anni. Andrea, pianista sopraffino, lo diceva sempre: «Barbara mi ha scelto conoscendo la mia condizione». Una condizione che, gradualmente ma inesorabilmente, lo aveva portato sulla carrozzina con la quale era diventato anche un campione nello sport. Quella “scelta” li ha portati a formare una bellissima famiglia. Tutto finito. In un secondo.