Brutto scivolone per la cantante Anna Oxa, o per il suo staff della comunicazione. Non si parla di scivoloni sul palco durante una performance, ma scivoloni sui social. Sulla pagina della cantante è apparso un post che ha creato subito molte polemiche a causa del grave peso delle sue parole. “Ci sono utenze che sono affette da non so quale malattia. Io le definisco ‘checche (falsità, travestimento e metafora) isteriche’. Queste utenze adottano anche bambini, chissà se sono quelli dati in affido, di Bibbiano. Sono lì, sempre. Che siano illuminati”.
Queste le parole di Anna Oxa (o chi per lei) in un post, un po’ confuso nei contenuti, pubblicato domenica scorsa su Facebook che ha tirato in ballo in un colpo solo omofobia (definire gli omosessuali “checche isteriche” non è propriamente elegante) e vicende tragiche come quelle di Bibbiano e degli affidi.
Dove volesse andare a parare la cantante, o chi ha postato questo testo sulla sua pagina, è un mistero. Pura provocazione? O è davvero il suo pensiero? Frasi che hanno scatenato polemiche sui social e che hanno spinto la cantante a rimuovere il post (secondo altre fonti sarebbe stato in parte oscurato da Facebook a seguito di alcune segnalazioni), come fatto notare dalla pagina “I sentinelli di Milano”.
Poi la cantante, in un secondo post, tramite la sua assistente, Milly Milano, ha provato a difendersi: “Attribuite cose scritte e firmate da altre persone ad Anna Oxa per guadagnare sui vostri blog. Lì non si è offesi se si divulga il post con la frase ‘checche isteriche’, lì non c’è omofobia. Siete essere inutili per la natura visto che ci si ghettizza. Parlo agli etero e ai gay”.
Anche questa replica, insomma, appare molto confusa e nemmeno troppo paracula. Dispiace per il contenuto del pensiero di Anna Oxa, la quale avrà avuto sicuramente anche molti omosessuali tra i suoi fan. Sicuramente una larga fetta di questi, smetterà di ammirare e seguire la cantante dopo queste frasi così ingiuriose e cattive.
Su alcuni blog gay si domandano se Anna Oxa e il suo staff, che si lamenta pubblicamente di come la stampa non le darebbe la visibilità desiderata, ha deciso di usare i bambini di Bibbiano per far parlare di lei. “Lo hanno fatto attraverso un messaggio di rara violenza, tirando in ballo situazioni e storie oggetto di delicatissime indagini che mirano a gettar fango contro l’affido dei minori. Il tutto manco volessero giocare a scimmiottare Salvini o la Meloni”.
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