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Anna Turcato: la moda come espressione di sé

“Ogni volta che incontro una persona leggo la sua storia. Il modo in cui ci vestiamo parla di noi, ci comunica all’esterno. La moda per me non è seguire una tendenza quanto piuttosto un discorso culturale”. Così esordisce Anna Turcato, consulente di immagine e di stile, quando le chiedo come funziona il suo lavoro, cosa accade quando un cliente la chiama per una consulenza.
Accade che si fanno delle chiamate Skype, che lei ti invii un questionario molto lungo e dettagliato per identificare i tratti salienti della tua personalità, accade che dopo varie telefonate, invii di foto, consulenze sullo shopping e tante altre cose alla fine lei stila un documento da sfogliare nel lungo periodo, una specie di libro su te stessa nel quale sono indicate forme, colori e intenzioni di stile che ti rappresentano così come sei davvero. Perché questa è la consulenza d’immagine così come la intende lei. “Individuare il proprio stile significa trovare il modo di comunicare se stessi all’esterno: la moda è un’espressione di sé”, mi dice.

Da “Gira la moda” alla consulenza di stile

MODA

Anna ha sempre avuto la passione per la moda: da piccola giocava a “Gira la moda”, il gioco per fare i cartamodelli. Durante l’adolescenza accompagnava le amiche a fare shopping cercando di capire quali outfit potessero valorizzare meglio personalità che non sempre vedeva ben rappresentate nell’immagine esteriore. Poi ha studiato Scienze della comunicazione, ha lavorato per 10 anni come buyer in grandi aziende del fashion e ha fatto un master in Cool hunting (cacciatore di tendenze). Oggi il suo sito web è visitatissimo, insegna storia della moda allo IED, organizza corsi di formazione ed eroga consulenze personalizzate a tantissime donne e uomini che hanno deciso di confrontare la propria interiorità e la propria esteriorità, cercando di metterle in relazione.
Gli studi che ha fatto l’anno aiutata molto: nel 2012, in un momento storico in cui le sue competitor non avevano ancora colto le potenzialità di internet lei invece inizia una comunicazione sui social network serrata e molto personale, che le ha consentito di posizionarsi bene e crearsi una community di followers molto consistente.
Le chiedo cosa pensa della questione femminile: mi risponde che le donne oggi sono ancora troppo legate a modelli culturali imposti, ancorate ad un discorso estetico sulle forme mentre invece dovrebbero capire che essere belle non significa solo avere delle forme perfette quanto piuttosto creare un’armonia tra volumi, luci, colori. “Il colore parla di noi, è uno svelamento di sé agli altri”, continua. “Dobbiamo accettare i nostri difetti e prendere consapevolezza di noi. Trovare il proprio stile significa avere il coraggio di raccontare agli altri quanto meravigliosi siamo”.

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