Una notizia confortante arriva dal fronte della lotta all’anoressia. Il fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sarà infatti finanziato con 10 milioni di euro anche nell’anno in corso, il 2024. Ad annunciarlo è il ministro della Salute Orazio Schillaci nel corso di un question time alla Camera. Il governo guidato da Giorgia Meloni intende così mettere fine alle dure polemiche scoppiate nelle settimane scorse per la mancata previsione di uno nuovo stanziamento per curare anoressia e bulimia.
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Il fondo contro l’anoressia prevedeva un finanziamento di 15 milioni di euro per il 2022 e di 10 per il 2023. Ora ce ne saranno altri 10 anche per il 2024. “Ad oggi, dalle relazioni intermedie presentate si evince che le Regioni e le Province autonome hanno impegnato il 59% del finanziamento e speso il 3% del finanziamento complessivo”, spiega Schillaci.
Le dichiarazioni del ministro Schillaci in Parlamento
“Nell’ambito dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, nello specifico, gli assistiti affetti da anoressia e bulimia possono accedere a 16 nuove prestazioni di specialistica ambulatoriale appropriate per il monitoraggio della malattia, quali, a titolo esemplificativo: la visita di controllo necessaria al monitoraggio della malattia, delle complicanze più frequenti ed alla prevenzione degli ulteriori aggravamenti; la visita psichiatrica di controllo; il prelievo di sangue venoso; la psicoterapia, eccetera. La commissione Lea ha rilevato l’importanza di introdurre ulteriori nuove 16 prestazioni di assistenza ambulatoriale da concedere in esenzione”.
“Al fine di garantire ai pazienti affetti da questi disturbi una appropriata presa in carico da parte delle preposte strutture regionali, – prosegue ancora Schillaci – ho in ogni caso deciso, con emendamento che sarà proposto in conversione al cosiddetto decreto Milleproroghe, di mettere a disposizione del Fondo straordinario per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, ulteriori risorse, pur in assenza della completa rendicontazione da parte delle Regioni di quelle già erogate in loro favore, pari a 10 milioni di euro per il 2024. Quando poi entreranno i nuovi lea, sarà garantita la copertura finanziaria in modo strutturale, rendendo di fatto non necessario qualsivoglia fondo straordinario a carattere temporaneo finora sperimentato”, conclude il ministro.
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