Se anche Antonella Viola non si oppone al rinvio del concerto dei Maneskin, significa che il Covid non fa più paura come qualche mese fa. L’immunologa, divenuta famosa per le sue frequenti apparizioni televisive, si è sempre dimostrata una delle più convinte sostenitrici delle misure di restrizione e della vaccinazione di massa. Ora però la dottoressa cambia idea, convinta che ai giovani non possa essere più negato il diritto di divertirsi. Intanto, l’assessore a Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato, conferma che il concerto al Circo Massimo del 9 luglio ci sarà.
“Francamente io (un rinvio del concerto dei Maneskin) non lo ritengo né giusto né sostenibile. – dichiara Antonella Viola a La Stampa – Se all’inizio della pandemia non avevamo altri strumenti che le restrizioni e le rinunce, oggi abbiamo vaccini e farmaci che, se usati correttamente, possono permetterci di convivere con il virus e limitare i danni. – spiega l’immunologa – Il vero problema non sta dunque nel concerto dei Maneskin o nella giusta richiesta dei ragazzi di socialità e divertimento, ma nella nostra incapacità di utilizzare al meglio gli strumenti che la scienza ha creato per proteggerci”.
Secondo Antonella Viola in questa situazione non c’è altro da fare che cercare di minimizzare rischi e danni. “Potremo solo evitare ai cittadini di andare incontro alla malattia severa e, per farlo, a differenza di due anni fa, abbiamo i vaccini e gli antivirali. – ribadisce – Prima di accusare d’irresponsabilità dei giovani che, dopo due anni di sacrifici pesanti, desiderano godersi la bellezza della musica e della festa, chiediamo a chi ci governa se ha fatto di tutto, con gli strumenti a disposizione, per garantirci la salute”, conclude.
“Non è all’esame alcuna ipotesi di rinvio del concerto dei Maneskin al Circo Massimo. – conferma intanto l’assessore capitolino Onorato – Si adotteranno tutte le precauzioni e gli accorgimenti che le autorità sanitarie indicheranno e, in collaborazione con gli organizzatori, metteremo in campo le azioni necessarie per farle rispettare”.
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