L’annuncio era stato fatto nel gennaio scorso durante la visita di Tim Cook in Italia e ora quella promessa diventa realtà: anche nel nostro Paese ci sarà un centro di ricerca Apple pare sia stata mantenuta. Matteo Renzi ha annunciato a mezzo social che a partire da ottobre il colosso di Cupertino collaborerà con l’Università Federico II di Napoli per la messa in moto di un’Academy incentrata sulla formazione di giovani sviluppatori iOS.
Quali sono i criteri di selezione?
Questa Accademia farà innanzitutto una selezione in italiano e in inglese di tutti quei giovani studenti intenzionati a percorrere la carriera del developing. Una volta selezionati i 400 fortunati, partiranno poi dei corsi di formazione della durata di nove mesi volti a formare dei promettenti sviluppatori «e non meri programmatori», come giustamente ha puntualizzato Giorgio Ventre, direttore del dipartimento di Ingegneria Elettrica e Tecnologie dell’Informazione.
Che cosa offre il centro di ricerca?
Nei primi sei mesi i corsi di Apple avranno l’obiettivo di far accrescere le competenze dei ragazzi nello sviluppo di programmi iOS, mentre nella rimanente parte del tempo gli studenti prenderanno parte a dei corsi sulla creazione di start up e sulla progettazione di applicazioni mobili. Perché oltre a formare promettenti sviluppatori del campo iOS, l’obiettivo di questo progetto è anche far sì che alcuni di questi giovani fortunati abbiano il know how e gli strumenti necessari per avviare una carriera imprenditoriale nel campo mobile.
E’ un progetto ambizioso quello che Apple e Italia sono riuscite a stipulare. Un progetto di enorme portata simbolica, dato che quello di Napoli è il primo vero Centro di Ricerca in Europa di Apple; ma è anche un piano volto al pragmatismo, teso cioè allo sviluppo economico di una Italia che finalmente ha iniziato a comprendere l’importanza della tecnologia per lo sviluppo di tutto il sistema Paese.