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Apple Music e Spotify, prezzo in aumento per calo guadagni: ecco quanto costano

Qual è il costo di Apple Music e Spotify? La cifra di un abbonamento mensile è di 9,99 $ per entrambi. Se finora, per i vostri programmi di musica preferiti avete speso volentieri questi soldi, sappiate che verrà apportato un aumento.

Perché?

Intanto è risaputo che artisti e musicisti vengono pagati pochi centesimi di percentuale per le canzoni in streaming.

Ma adesso c’è una novità: il Copyright Royalty Board degli Stati Uniti ha stabilito che i cantautori devono essere pagati di più per le loro canzoni.

D’ora in po, è proprio il caso di dirlo, la musica è cambiata: le società di streaming dovranno  pagare il 15% agli editori musicali, la cifra più alta finora, che ha registrato un aumento del 43%.

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Prima non era certo così: le società di streaming come ad esempio Spotify, dovevano concedere un minimo, circa il 10 percento delle loro entrate agli editori musicali in quanto le canzoni era protette da copyright.

“La decisione rappresenta due anni di difesa per quanto riguarda il modo in cui i cantautori sono trattati in base alla legge corrente, e quanto siano cruciali i loro contributi ai servizi di streaming”, ha dichiarato David Israelite, CEO della National Music Publishers Association.

Spotify ed Apple Music sono rimasti a dir poco sorpresi dalla notizia, già di per sé, non godono di una grossa fetta di percentuale. Il primo ha Spotify ha perso oltre mezzo miliardo di dollari nel 2016, mentre Jimmy Iovine, l’executive di Apple Music ha dichiarato apertamente che: “Il business dello streaming non è un grande business”.

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apple-music-spotifyNei prossimi anni sarà quindi inevitabile che i prezzi degli abbonamento aumenteranno, anche se questo non significherà che gli artisti verranno pagati un po ‘di più.

Nel frattempo gli editori musicali si sono messi all’opera negoziando con Apple, Amazon e gli altri del settore per ottenere il prezzo più equo possibile (cosiddetto “tasso di mercato”) per tutti gli artisti che rappresentano.

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