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Aprire un’azienda agricola 2018: incentivi e informazioni utili

Aprire una azienda agricola nel 2018 è più facile di quanto si possa pensare. Ecco tutti gli incentivi presenti e le informazioni utili per avviare questo business.
In un momento in cui sempre più giovani sembrano abbandonare le città e riversarsi nelle campagna per tornare a lavorare la terra e ad accudire gli animali, infatti, sono le aziende agricole ad andare per la maggiore.
Contrariamente a quanto si possa pensare, però, zappare la terra per coltivare grano, barbabietole o quant’altro, ma anche dar da mangiare agli animali ed accudirli, oppure occuparsi di alberi da frutto, non è così semplice come ci si immagina.
Non si può partire proprio da zero, non si può avviare un business e costruire qualcosa di concreto senza saper cosa si dovrà affrontare. A quali difficoltà si andrà incontro? Se si deve partire da zero bisogna calcolare quanti ettari di terreno serviranno, ma anche conoscere il numero di persone che dovranno lavorare nell’azienda e i mezzi tecnologici da mettere in campo. Oltre a ciò vi sono regole ben precise per l’avvio dell’impresa sia da punto di vista burocratico che fiscale. Il consiglio migliore è quello, come per ogni business, di pianificare molto bene e con tutti i dettagli la propria impresa ed affidarsi a professionisti del settore oltre che alle associazioni di categoria.

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Aprire un’azienda agricola 2018: requisiti e costi

A far desistere chiunque dall’aprire un’azienda agricola nel 2018 potrebbe essere l’iter burocratico oltre che ai costi. In realtà la burocrazia è molto simile a quella a cui bisogna far fronte quando si apre una qualsiasi impresa e si inizia una attività da zero.
Occorrono quindi:

  1. una partita IVA,
  2. la registrazione presso la Camera di Commercio nel Registro delle Imprese,
  3. l’apertura di una posizione INPS
  4. eventuali permessi dall’USL
  5. essere uno IAP (Imprenditore agricolo professionale)
  6. iscriversi alle varie associazioni di categoria

Che cos’è un imprenditore agricolo professionale  e come si raggiunge tale qualifica? Si tratta di una figura professionale riconosciuta dalla Regione così come stabilito dal decreto legislativo numero 99 del 2004. Per ottenere questo titolo occorre possedere un diploma o laurea agraria oppure esercitare attività agricola da almeno 3 anni. In alternativa si possono frequentare anche appositi corsi regionali.
Altro requisito fondamentale riguarda la provenienza dei propri introiti. Per un imprenditore agricolo professionale, la metà del reddito deve provenire dall’attività agricola.
I nuovi imprenditori, però, non devono farsi spaventare da tutto ciò. Ci sono ben due anni di tempo per potersi mettere in regola con tutti i requisiti richiesti, per partecipare ai corsi ed ottenere i titoli necessari. Si può iniziare quindi la propria attività senza aver presentato tutta la documentazione, con la promessa, però, di completare il prima possibile tutti gli step previsti dalla burocrazia.
Cos’altro può spaventare un giovane imprenditore? Aprire un’azienda agricola nel 2018 ha costi ben precisi.
Bisogna mettere in conto che occorrerà affidarsi ad un commercialista per seguire tutte le pratiche, ma soprattutto per l’apertura della partita Iva. Il costo del professionista varia a seconda della persona a cui ci si rivolge ma può arrivare anche a 1500 euro annui. Per i contribuiti INPS bisogna, invece, metterne da parte almeno 3000. Il costo per i macchinari, quello per l’acquisto degli alberi da frutto o per le sementi delle varie coltivazioni, oltre che per gli animali, non è calcolabile fino a quando non si è scelta con precisione la propria strada. Il numero degli animali può oltretutto variare in base alla disponibilità della stalla o degli spazi di cui si dispone, così come il numero degli alberi da frutto varia in base agli ettari di terra. Ci sono, infine, regole ed imposizioni da parte della Comunità Europea. La produzione di alimenti è posta sotto controllo e vi sono limiti ben precisi.

Aprire un’azienda agricola 2018: incentivi

Quali, invece, sono gli incentivi per chi vuole avviare questo determinato tipo di business? Chiunque voglia aprire un’azienda agricola può usufruire di agevolazioni e finanziamenti erogati dalla Regione, dallo Stato, ma anche dalla stessa Comunità Europea.
Sul sito della Coldiretti vi è, ad esempio, una intera pagina dedicata ai bandi per ottenere credito e agevolazioni. La stessa cosa vale per il sito della Commissione europea.
Attualmente esistono agevolazioni soprattutto per le imprese agricole del Sud, per i giovani, e per l’imprenditoria femminile.
Ci sono, però, agevolazioni non solo per iniziare il proprio business, ma anche per il periodo successivo.
In questo caso sarà il commercialista di fiducia a comunicarle all’imprenditore. E’ comunque bene sapere che se il fatturato dell’azienda non supera i 7.000 euro annui, si può rientrare nel regime fiscale di esonero. In questo modo si può evitare di: presentare la dichiarazione dei redditi, emettere e registrare fatture, versare imposte, ma anche dichiarare l’IVA.
Se, invece, si superano i 7.000 euro bisogna far riferimento al Testo Unico, ma vi sono comunque altre piccole agevolazioni.
Leggi anche ->Agritech: gli startupper siciliani che guardano al futuro dell’agricoltura

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