Quella a Salvatore Aranzulla, l’ormai famosissimo e consultatissimo fornitore di soluzioni per qualsiasi problema tecnologico, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera destinata a scatenare polemiche. Interpellato sul reddito di cittadinanza, risponde: “È folle assistenzialismo”.
Dopotutto, è un imprenditore di lunghissimo corso, quello che viene intervistato dal Corriere. Ha cominciato a pubblicare guide agli albori di internet, alla tenerissima età di 16 anni. Oggi Aranzulla srl fattura 3,8 milioni di euro: “Il 50% dalla pubblicità, il resto da sponsorizzazioni e collaborazioni e l’ultimo 25% dai corsi che faccio”.
Confessa di soffrire di attacchi di panico da quando “sono rimasto bloccato sotto un bilanciere, nel corso di un allenamento in palestra, mio ultimo hobby”.
Il mercato del lavoro italiano, dunque, per Salvatore Aranzulla è “pieno di scappati di casa” e il reddito di cittadinanza “folle assistenzialismo”. L’Italia non conviene assolutamente sotto alcun punto di vista “per l’imprenditoria e l’investimento”.