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Armi all’Ucraina, dietrofront del governo

Con una decisione dell’ultimo minuto, la maggioranza aveva inserito un emendamento che avrebbe prorogato l’invio di armi all’Ucraina per tutto il 2023 all’interno di un provvedimento sulla sanità calabrese che poco aveva a che fare con il caso di specie.

Carri armati in Ucraina

Il Pd ha protestato, chiedendo la realizzazione di un provvedimento ad hoc e la maggioranza ha ceduto sulla questione. Simona Malpezzi, capogruppo del Pd al Senato, ha commentato: “Bene che il governo abbia chiesto ai relatori di ritirare l’emendamento rispetto alla proroga dell’invio di sostegni all’Ucraina. Noi avevamo chiesto che ci fosse un provvedimento ad hoc e ci sembra che il governo abbia compreso e chiesto ai relatori il ritiro. Da parte nostra tutta la disponibilità a lavorare con serietà sul tema come abbiamo sempre fatto”.

Immagini dal conflitto russo-ucraino

Le fa eco il capogruppo Pd in commissione Difesa, Stefano Graziano: “Poco c’entra su una questione che non può e non deve essere regolata attraverso un emendamento che nulla ha a che fare con la vicenda ucraina”.

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