In Francia, a metà strada tra la cima turistica di Montmartre e il quartiere popolare di Barbès, una ragazza apre il suo frigo a chi altrimenti rovisterebbe nella spazzatura. L’iniziativa nasce grazie a Dounia Mebtoul, una studentessa di 27 anni iscritta alla facoltà di economia all’università di Parigi. Nel 2012 insieme alla mamma Malika, Dounia ha aperto un ristorante a gestione familiare “A la Cantine du 18”, e per combattere gli sprechi alimentari e dare una mano alla comunità e ai meno fortunati hanno pensato di creare questo vero e proprio frigorifero solidale: il cibo avanzato dal ristorante invece di essere gettato nella spazzatura, viene inserito nel frigo, così che chi ne ha davvero bisogno possa prenderlo per sé.
“Ero appena rientrata da un anno di lavoro a Londra – ha raccontato Dounia – e lì per la prima volta avevo visto un ristorante che metteva a disposizione un frigorifero”. Chi ha da buttare viene a mettere al fresco, chi non ha abbastanza da mangiare si serve. “Nel gennaio 2017 – lo ricorda con precisione – ho letto un articolo in cui si parlava della stessa iniziativa in Argentina”: ed eccolo qua, inaugurato a giugno 2017, rivestito di legno chiaro da un falegname del quartiere, “il primo frigorifero solidale di Parigi”. Il passo in più è aver creato un’associazione, che ha aperto 38 refrigeratori in tutto il Paese, 19 solo in città. Il Comune ha deciso di sovvenzionarne di nuovi, e ora Dounia spera di allargare l’iniziativa al resto dell’Europa.
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