Come in un film o quasi. Era il 2002 quando Minority Report sbarcava in sala, ispirato a un racconto di fantascienza di Philip K. Dick e con protagonista Tom Cruise, calato in una società futuristica dove era possibile predire in anticipo i reati che sarebbero stati commessi. Premesse fantascientifiche non così lontane, oggi, dalla realtà: come scrive Liberto Quotidiano, la questura di Napoli ha infatti creato l’algoritmo “X-Law”, esportato in fase sperimentale a Prato e da pochi giorni entrato in funzione a Venezia.
Il congegno lavora secondo il cosiddetto “modello euristico”: significa che il ragionamento della macchina non segue una via prestabilita, ma varia a seconda delle circostanze e si adatta a queste ultime. O
ttimizzato dal dipartimento della pubblica sicurezza del Viminale, il “cervellone” si basa su una serie di dati storici e statistici inseriti dalla polizia, che variano dalla tipologia di reati commessi, agli orari, alle modalità, agli autori e ai loro precedenti. Numeri che si intrecciano con la presenza sul territorio di banche o aziende e con le denunce fatte dai cittadini.L’algoritmo poggia sull’analisi secondo cui chi commette reati predatori nove volte su dieci è un criminale seriale, ossia colpisce sempre nelle stesse zone secondo lo stesso schema e nelle medesime fasce orarie, conosce le abitudini delle vittime e gli spostamenti delle forze dell’ ordine. Il sistema “X-Law” si aggiorna ogni trenta minuti ed è in grado di prevedere i colpi che verranno messi a segno nelle due ore successive.
Secondo la questura di Napoli, grazie all’algoritmo sarebbe calato l’indice di criminalità, che resta comunque sempre molto preoccupante nel capoluogo campano. A Venezia, una volta entrato in funzione X-Law ha permesso di arrestare un uomo in flagranza di reato, intento a commettere un furto.
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