Esiste un’opposizione che parte da nord, da quelle terre dove la Lega un tempo si arroccava prima di cambiare nome e pelle e andare alla conquista della parte centro-meridionale del Paese. Lì dove, al teatro della Scala di Milano, è andata in scena l’assemblea annuale di Assolombarda, la più grande organizzazione territoriale di Confindustria. Il presidente Carlo Bonomi ha ribadito di non “tifare per quello o quell’altro” ma soltanto per l’Italia. E confermando, però, le distanze crescenti dal governo gialloverde, da un clima di tensione costante con l’Europa e con le istituzioni, accentuato nelle ultime settimane. Da Di Maio e Salvini alle prese con le rispettive campagne elettorali permanenti più che con la crescita del Paese.
La stroncatura agli interventi già realizzati o annunciati dall’esecutivo Conte è arrivata, nel corso della riunione, in maniera abbastanza netta. Agli imprenditori del nord Salvini inizia a non piacere più, per i suoi cedimenti nei confronti del Movimento Cinque Stelle e per quella testa che sembra rivolta costantemente alla prossime elezioni europee, ignorando l’Italia: “Le stime di maggior crescita del Pil del Governo non risultano credibili e il debito pubblico continuerà a salire”. Un attacco deciso, puntuale: “Il punto è tutto qui, il Governo del cambiamento non ha prodotto una manovra di vero cambiamento e tutti comprendiamo che il dividendo che si ricerca è quello elettorale e non della crescita”.
“Noi non siamo quelli dei campi, che sfruttano col caporalato italiani e stranieri – ha aggiunto il presidente Bonomi – siamo stufi di essere confusi con chi lucra sulla fame, le leggi ci sono, lo Stato intervenga e li metta in galera”. Un quadro che preoccupa le imprese, determinate a dare una scossa e costruire una nuova fiducia dal basso, con un appello rivolto ai sindacati, al mondo del lavoro, alle università, alla comunità scientifica e finanziaria. Prima di chiudere, Bonomi ha rivolto un attacco diretto a Di Maio: ” Basta, una volta per tutte, dire che quelli sono imprenditori, noi con i delinquenti non abbiamo nulla a che fare e non siamo prenditori”.
L’Italia non basta! Salvini pronto a sbarcare in Europa, la Lega prepara in segreto il “colpaccio”