Ancora confusione intorno al vaccino AstraZeneca, che nei giorni scorsi era stato sospeso prima in Germania e poi in Italia salvo poi ricevere un nuovo via libera. Le autorità della città di Berlino, però, hanno un nuovo stop, bloccando la somministrazione del farmaco per tutte le persone di età inferiore ai 60 anni, citando nuovi dati su sospetti effetti collaterali.
La decisione è arrivata poco dopo quella della clinica universitaria Charité di Berlino di interrompere tutte le vaccinazioni delle proprie dipendenti di età inferiore ai 55 anni. “Dal punto di vista della clinica questo passaggio è necessario perché nel frattempo sono emersi altri casi di trombosi cerebrali su donne in Germania” ha dichiarato la portavoce della clinica, Manuela Zingl, chiarendo che alla Charité non si sono verificate complicazioni a seguito di somministrazioni di Astrazeneca.
Nonostante tutto, si è deciso di agire a titolo di precauzione ed attendere le valutazioni finali. La clinica finora ha somministrato circa 16.000 prime e seconde dosi al suo personale durante la pandemia. “Astrazeneca ne ha rappresentato la maggior parte” ha specificato Zingl. Anche l’operatore della clinica statale di Berlino Vivantes ha sospeso oggi tutte le vaccinazioni delle donne sotto i 55 anni con il vaccino Astrazeneca come precauzione fino a nuovo avviso.
Lunedì 29 marzo il distretto di Euskirchen aveva già sospeso le vaccinazioni con il principio attivo dopo che una 47enne era morta a seguito di una vaccinazione e una 28enne si era successivamente ammalata. Il distretto ha quindi deciso autonomamente che le donne di questa fascia di età non sarebbero più state vaccinate con Astrazeneca. “Tutto il resto procede normalmente” ha detto il portavoce del distretto.
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